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In barca da Milano a Trieste (Il Piccolo 02 apr)

di CRISTINA FAVENTO

Avete mai pensato di arrivare – passando per Milano – da Locarno a Trieste comodamente seduti a bordo di un’imbarcazione? Sembra un’idea bizzarra ma la possibilità di consentire un passaggio per vie esclusivamente acquatiche non è così lontana dalla realtà.

Dal 2003, con cadenza biennale, le associazioni Amici dei Navigli e Motonautica Venezia, organizzano la manifestazione “In viaggio sui Navigli. Discesa in barca per il recupero turistico dell’idrovia Locarno Milano Venezia. Passaggio a Nord Ovest”. L’obiettivo è sensibilizzare enti e opinione pubblica sul recupero – anche nella prospettiva dell’Expò 2015 a Milano – dell’antico sistema di canali che dalla cittadina svizzera porta a Venezia, toccando importanti città d’arte e cultura e alcune suggestive località che si affacciano sull’idrovia. Un viaggio affascinante, che permette di apprezzare la ricchezza del territorio da un punto di vista pressoché inedito nel nostro paese. E, per gli organizzatori, un'occasione per individuare gli ostacoli su cui intervenire e i restauri da effettuare per riattivare l’idrovia, non ancora completamente navigabile.

La quarta discesa, prevista dal 13 al 26 aprile, quest’anno arriverà sino a Trieste, snodandosi per 820 chilometri (poco più di 440 miglia marine) lungo Ticino, Canale Industriale, Naviglio Grande, Naviglio di Pavia e Po.

Per festeggiare le varie tappe del percorso, inoltre, una serie di eventi accompagneranno da "terra" l’arrivo dei naviganti (per dettagli: www.amicideinavigli.org, tel. 02/48018230).

Cinque imbarcazioni e un’unità navale della Guardia di Finanza leveranno le ancore a Locarno per iniziare la navigazione sul Lago Maggiore e lasciarsi trasportare dalle acque sub-lacuali del fiume Ticino, esplorando l’eccezionale paesaggio naturale offerto dai parchi piemontese e lombardo.

Il percorso prosegue nel primo tratto del Canale Industriale, fino a raggiungere il centro di Vizzola adiacente all’aeroporto di Malpensa. E dal Naviglio Grande, toccando Turbigo, ci si addentra nel monumentale tratto che porta a Castelletto di Abbiategrasso-Albairate, al recente approdo davanti al settecentesco Palazzo Stampa e alla Casa del Custode delle Acque, risalente al XVI secolo.

Nel tratto urbano del Naviglio Grande, il raid motonautico incontrerà le imbarcazioni storiche veneziane della Canottieri Bucintoro per un simbolico abbraccio tra passato e futuro.

Il pubblico milanese avrà occasione di visitare le prime conche del Naviglio Pavese, passando poi per “Belleuropa”, modello per la pianura milanese di grande trasformazione ambientale e di riuso dell’acqua dei Navigli.

Si ritornerà quindi al Ticino e al Po, toccando il porto di Piacenza, Caorso e – superato lo sbarramento di Isola Serafini con alaggio delle imbarcazioni – il porto di Cremona. Seguirà il suggestivo tratto di navigazione verso Polesine/Zibello, fino a toccare alcune delle principali corti del Rinascimento Italiano, come le capitali di ducato affacciate sulla “Gustovia del Po”: Parma, Mantova e Ferrara.

Dai tesori artistico architettonici si passerà a quelli naturali, immergendosi nella ricca di vegetazione e fauna acquatica cresciuta sotto il controllo dei due parchi Delta Po Emilia-Romagna e Veneto.

L’arrivo nella laguna veneta, agevolato da una serie di canali e immense conche, sarà festeggiato a Venezia, città d’acqua per eccellenza. Da qui si proseguirà sulla Litoranea Veneta e sui fiumi che hanno reso famoso il dominio interno dell’antica Repubblica: Brenta, Sile, Piave, Livenza e Tagliamento.

Tappe previste sono anche Pordenone e Portogruaro, il granaio di Venezia, facilmente raggiungibili senza uscire in mare, che all’epoca garantivano gli approvvigionamenti alla Serenissima.

Si attraverseranno quindi le Lagune di Marano e di Grado, punteggiate di isolotti e regno dei vecchi casoni di pescatori. Infine, dopo un breve tragitto sul canale e sulla foce dell’Isonzo, la carovana acquatica arriverà nel golfo di Monfalcone per dirigersi all’approdo finale: Piazza dell’Unità a Trieste. Con la speranza che l'esperienza possa presto diventare consuetudine.

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