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Il rovignese Silvano Abba ricordato a Milano

Giovedì 26 gennaio 2012, nello splendido Salone d’Oro dell’imponente Palazzo Spinola – Via San Paolo, 10 Milano, Sede dell’importante Società del Giardino, è stato presentato il libro Silvano Abba. Il mio grande Capitano di Giancarlo Cioffi – edito dalla prestigiosa Casa Editrice Abeditore. È un libro che parla di un eroe della seconda guerra mondiale: il capitano Silvano Abba. La sua biografia ci dice che era nato a Rovigno d’Istria. A 19 anni era stato ammesso alla Reale Accademia Militare di Modena, corso di Fanteria e Cavalleria. Questo grande eroe ha perso la vita in battaglia, ricevendo ben tre medaglie: una d’argento, una di bronzo e una d’oro al Valor Militare. Questo esempio di eroismo bisognerebbe sempre ricordarlo e lo ha fatto il suo sergente scrivendo un libro sulle sue memorie.

 

Di questo libro, mi ha commossa l’epilogo dell’atto di eroismo del grande Capitano Abba: “Comandante di Squadrone di eccezionale valore, in una giornata di cruenta battaglia, mentre altri reparti agivano a cavallo sui fianchi del poderoso schieramento nemico, col proprio Squadrone appiedato si impegnava frontalmente attaccando munite posizioni avversarie. Conquistato di un balzo, in un furioso corpo a corpo, una prima linea difesa da numerose mitragliatrici, si lanciava nuovamente alla testa dei suoi Cavalieri, contro lo schieramento successivo. Ferito una prima volta e stramazzato al suolo, si rialzava con indomita energia e procedeva all’annientamento di ulteriori centri di fuoco nemici, decidendo così dell’esito vittorioso di un’epica giornata. Nell’ultimo superbo scatto, colpito per una seconda volta a morte, cadeva da prode sul campo. Fulgido esempio di eroismo e di ogni virtù militare”.

 

Ho tenuto ad anteporre questo stralcio del libro prima di parlare della presentazione tenuta magnificamente da personaggi di primo piano del Mondo Militare e del Mondo Civile: il Generale dell’Aeronautica Militare S.A. Tommaso Ferro, il Generale di Brigata Camillo de Milato, Comandante l’Esercito Miliare Lombardia, dal Prof. Barbieri e dall’autore del libro.
L’introduzione è stata a cura dell’Avv. Gaetano Galeone il quale, molto elegantemente e con modi signorili, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, si è così espresso: «Il Capitano Abba, vero eroe che ha insegnato ai suoi Cavalieri l’onore e l’esempio, medaglia d’oro al valor militare, già socio della Società del Giardino, olimpionico, morto con onore durante la famosa “Carica di Isbuscenskij”. Mi auguro che questo eroe non venga mai dimenticato, tocca a noi ricordarlo, e lo faremo con le parole del suo sergente Giancarlo Cioffi».

 

Ha preso la parola il Generale Ferro che ha elogiato la Società del Giardino e il suo Presidente Avvocato Galeone perché portatori di grandi valori. Si è poi complimentato con l’Architetto Cioffi, autore del libro, che ha dimostrato di essere un soldato di valore: «Questo libro – afferma il generale Ferro – ci da la possibilità di ripercorrere i fatti pregni di valori e, d’altronde, non ci sono guerre senza tener conto di essi. Se ci chiediamo se la guerra è giusta o ingiusta, sarà la storia a dircelo. Il Sergente Cioffi ci ha trasmesso una testimonianza unica per ciò che rappresenta il Capitano Abba con i suoi valori, anche se questi non sono esclusivamente militari La cosa importante è conoscere la vita esclusiva ed umana che il Capitano Abba ha vissuto, una vita piena di valori e di appartenenza».

 

La parola è passata al Professor Barbieri che si è espresso sull’importanza inestimabile di questo libro: «Il Capitano è quella figura intermedia tra i soldati e i generali e, nella gerarchia militare è quella più amata dai soldati. Mi congratulo con l’Architetto Cioffi per il suo profondo senso di ammirazione per il suo Capitano che ha rappresentato una somma di qualità, tra queste la lealtà, l’umanità, la grandezza d’animo che si identificano con il suo Stendardo di valori che oggi sembrano lontani». Ha preso la parola l’autore Giancarlo Cioffi che, con voce decisa, ha parlato del suo Capitano, anzi, ha tracciato il ritratto di un grande ed autentico eroe. Il suo è stato in inno ad una persona caduta eroicamente in battaglia e che ha portato nell’albo della Gloria e nel grande flusso della Storia il cuore pulsante del Reggimento Savoia Cavalleria.

Molto emozionato, ha poi preso la parola il Generale Camillo de Milato, che si è così espresso: «Il Capitano Abba, oltre ad essere stato un grande Comandante e grande Eroe morto durante la famosa “Carica di Isbuscenskij, è stato un grande uomo e sportivo. È importante, però, pensare ad Abba come persona umana, un italiano vero, completo nel carattere e nel fisico, nella mente e nel cuore, un soldato che, con il suo esempio, ha insegnato ai suoi Cavalieri l’onore e i valori fondamentali di un soldato. Il Capitano Silvano Abba è stato un Cavaliere, ma è morto in cruento assalto all’arma bianca, al proprio posto di battaglia, finito con un massacro, ma vincente. Bisogna ringraziare il Sergente Cioffi, un uomo vero tutt’ora attivo e Presidente dell’Associazione di Cavalleria-Sezione di Milano, per averci trasmesso le gesta, l’onore e l’esempio del suo Grande Capitano».
Alla luce del successo ottenuto con l’edizione di questo interessante libro, le persone presenti all’evento si sono complimentate anche con l’Editore Alessandro Baldacchini della Abeditore per aver scelto di pubblicarlo e per l’eleganza del libro.

 

Con l’occasione, è stata fatta l’investitura di Cavaliere di Cultura e Scienza Piri Piri il Provveditore Scolastico Regionale, Giuseppe Colosio. Il Cavalierato Piri Piri è nato sotto la luce dell’ironia, portando un’importante mutamento culturale, una guida alla cultura e alla scienza proiettata nel futuro, mai fine a se stessa. I Cavalieri fanno un atto di volontà e un’incisiva scelta di vita che motiva alla Cultura Umanistica e Scientifica dal punto di vista ironico, che non rimane chiusa dentro se stessa; essa è aperta al Mondo con semplicità e bellezza nella libertà delle idee proprie del nostro tempo.

 

Principia Bruna Rosco

www.cinquew.it 31 gennaio 2012

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