Il Ritorno alla Terra dei Padri è stato accolto nel consiglio comunale di Muggia

L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia con il patrocinio del Comune di Muggia (TS) ha accolto nel pomeriggio di lunedì 11 settembre l’equipaggio dell’imbarcazione Klizia proveniente da Fertilia (Alghero). Muggia rappresenta l’ultima tappa del viaggio/evento Ritorno alla Terra dei Padri che, iniziato lo scorso 30 luglio dalla cittadina della provincia di Sassari, ha portato i componenti dell’imbarcazione a ripercorrere a ritroso le tappe che 53 famiglie della comunità giuliano-dalmata dovettero affrontare nel 1948 per trovare rifugio in Sardegna, una volta costrette a scappare dalle proprie terre occupate dalle truppe di Tito.

L’incontro è stato promosso da Renzo Codarin, Presidente nazionale dell’Anvgd: «Fin dal momento in cui ho saputo che si sarebbero recati a Pirano e a Rovigno, ho fatto presente loro che non poteva mancare una visita nell’ultimo lembo d’Istria rimasto in Italia. Questo viaggio a ritroso è stata un’intuizione incredibile di Mauro Manca  e rappresenta un ulteriore modo per far conoscere la nostra storia, di ciò che si è perso e dei valori che ci accomunano: fra questi c’è sicuramente il Leone Marciano».

Dopo aver toccato Corsica, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto, il viaggio di Klizia si conclude qui, al termine di 700 miglia di navigazione e l’approdo in 26 porti. Nei prossimi giorni il viaggio dell’imbarcazione avrà un’appendice toccando anche le località istriane di Pirano, Rovigno e Pola, prima di ritornare a Trieste nei giorni della Barcolana. Ad accogliere Mauro Manca e Giulio Marongiu, tra i principali protagonisti di questo lungo viaggio, sono stati il sindaco della cittadina rivierasca, Paolo Polidori, e il vicesindaco Nicola Delconte.

«Questo è un viaggio carico di significati – ha spiegato il sindaco Polidori – e l’approdo a Muggia sta a ricordare come la nostra cittadina sia l’ultimo lembo d’Istria rimasto in terra italiana. Diamo il benvenuto all’equipaggio dell’imbarcazione Klizia sul cui gonfalone troneggia il Leone di San Marco, il quale ci ricorda come siamo tutti figli dello stesso passato veneziano, da Muggia fino alla Dalmazia, ora ritornati a far parte tutti di un unico territorio europeo».

Manca è il direttore dell’Ecomuseo Egea di Fertilia, importante struttura dedicata alla memoria dell’Esodo e della relativa ripartenza per quattromila istriani da questo paese della Sardegna nordoccidentale. Giulio Marongiu (85 anni) rappresenta invece l’anello di congiunzione fra la storia della Fertilia che fu e quella odierna. Lui  attraverso questo viaggio sta per ritornare per la prima volta a Pola dopo averla abbandonata durante l’Esodo a 8 anni.

Ad accogliere l’imbarcazione Klizia c’erano anche rappresentanti dell’Associazione Giuliani nel Mondo, dell’Associazione delle Comunità Istriane, della Canottieri Pullino e del Circolo della Vela di Muggia, del Circolo dei Sardi del Friuli Venezia Giulia e dell’Anvgd, oltre al coro “Semplici Note” in costume tradizionale da pesca con canzoni che hanno ricordato i temi del mare e dell’Istria.

Mauro Manca è il presidente del Comitato provinciale di Sassari-Fertilia dell’Anvgd nonché il portavoce del Ritorno alla Terra dei Padri: «Lungo i 750km percorsi ci siamo resi conto che questo mondo, fatto di esuli ma anche di sardi sparsi in giro per l’Italia, ha bisogno di riallacciare i fili con il proprio passato. Noi ci proponiamo di offrire alle nuove generazioni un esempio di come si possa ricreare una vita ripartendo da zero a centinaia di chilometri di distanza. Sono 4mila gli esuli giuliano-dalmati, ma anche dell’Africa e del Dodecanneso, che sono passati da Fertilia. Possiamo dire perciò di essere stata la prima città europea d’Italia – ha concluso Manca – nella quale una quindicina di comunità diverse ha saputo vivere assieme e ricreare quel senso di comunità e di appartenenza che era venuto a mancare con l’abbandono delle proprie terre».

Il Piccolo – 12/09/2023

Il Ritorno alla Terra dei Padri mercoledì 13 settembre farà tappa anche a Duino Aurisina (TS), nei due borghi che diedero ospitalità alle genti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia che avevano vissuto l’esperienza dei Campi Profughi. Approdo al Villaggio del Pescatore alle ore 17:00, con la deposizione di un mazzo di fiori al Monumento dei Pescatori dell’Istria e visita alla Chiesa di San Marco. Alle ore 18:00, a Borgo San Mauro presso il ristorante San  Mauro, ci sarà un incontro aperto alla popolazione con i protagonisti dell’iniziativa Ritorno alla Terra dei Padri: gli eventi sono promossi dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia e dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis nell’ambito di DuinoBook Un Mare di Storie.

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