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Il Piccolo – 311007 – Francobollo su Fiume diventa un caso

di Mauro Manzin

TRIESTE Uno scarno comunicato di Poste Italiane evita, con ogni probabilità un
incidente diplomatico, ma innesca immediatamente le proteste delle associazioni
degli esuli istriani, fiumani e dalmati. Al centro della bufera, l'emissione
prevista per ieri di un francobollo ordinario dedicato alla città di Fiume.

Era forte il rischio di innescare un incidente diplomatico con la Croazia. Il fatto
avrebbe penalizzato anche la minoranza italiana
Diventa un caso lo stop al francobollo su Fiume
Pressioni da parte della Farnesina: in discussione la scritta «terra orientale già
italiana»

«L'emissione del francobollo ordinario – si legge nella nota di Poste Italiane –
dedicato alla città di Fiume quale "Terra orientale già italiana" prevista per oggi
(ieri ndr.) è stata differita ad altra data». «La decisione di differire l'emissione
del francobollo – precisa Poste Italiane – è stata assunta su richiesta del ministro
delle Comunicazioni Paolo Gentiloni dopo la segnalazione del ministero degli Esteri
per una valutazione ulteriore circa il momento più opportuno per dare corso
all'emissione filatelica».
L'intervento della Farnesina è emblematico. Infatti la dicitura che definisce Fiume
«terra orientale già italiana» potrebbe innescare tutta una serie di accuse di
«irredentismo» e di «revanscismo» all'Italia da parte del governo di Zagabria. Al
ministro degli Esteri, infatti, si ricorda bene l'incidente diplomatico di qualche
anno fa quando l'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi decise di
conferire la medaglia d'oro al valor militare alla città di Zara (decisione poi
congelata). Allora Zagabria ritirò il suo ambasciatore e cadde il gelo nei rapporti
bilaterali. Evenienza questa che sarebbe estremamente pericolosa allo stato attuale
delle cose con una trattativa riservata in corso con Zagabria e Lubiana sulla
cosiddetta «zona ecologico-ittica» in Adriatico autoproclamata proprio dalla
Croazia. Croazia che si trova alla vigilia delle elezioni politiche con l'Hdz, il
partito del premier Ivo Sanader, che viene dato in svantaggio sugli avversari
socialdemocratici, per cui nelle utlime ore, come reazione, le destre croate
iniziano nuovamente a soffiare nelle trombe del nazionalismo che certobene non fanno
alla minoranza italiana in Istria, Quarnero e Dalmazia. Croazia che sta proseguendo
il suo cammino verso l'adesione all'Ue e che ha proprio nell'Italia uno dei suoi
«sponsor» più convinti. Insomma per un talloncino di pochi centimetri quadrati si
rischia veramente di innescare una crisi diplomatica dai risvolti assolutamente
imprevedibili. Dalla Farnesina fanno sapere che non si tratta assolutamente di un
cedimento a pressioni croate. Si tratta, invece, di valutare attentamente i delicati
equilibiri geopolitici nell'area balcanica.
Da questa situazione gli unici a fregarsi le mani sono i filatelici. Secondo
indiscrezioni, infatti, qualche collezionista sarebbe riuscito lo stesso a entrare
nella disponibilità del francobollo la cui emissione è stata sospesa da Poste
Italiane. Se poi l'emissione dovesse essere definitivamente annullata allora il
francobollo di Fiume diverrebbe sicuramente un nuovo «Gronchi rosa».
 

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