A volte il tempo stende sulle vicende della vita, piccole o grandi, un velo di polvere che le consegna per sempre all’oblio. Altre volte eventi traumatici del passato, rimasti a lungo sepolti, riprendono a vivere a partire dalla memoria di persone che hanno visto, agito, condiviso. È quanto è successo alla vicenda di Placido Cortese, il frate minore conventuale della comunità religiosa dei frati officiatori della Basilica del Santo di Padova che nella tarda mattinata dell’8 ottobre del 1944 scomparve, quasi risucchiato nel nulla. Due persone si presentarono alla portineria del convento e chiesero a fra Stanislao di poter parlare con padre Placido, aggiungendo che avrebbero desiderato incontrarlo, per motivi di riservatezza, appena oltre il sagrato. Una di queste era un certo Mirko, di cui padre Placido si fidava, e così il piccolo frate istriano (era nato a Cherso nel 1907) andò incontro al suo destino.
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