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Il consolato italiano di Spalato chiude a novembre – 07ott13

È stato l’ambasciatore d’Italia a Zagabria, Emanuela D’Alessandro, a confermare ufficialmente che il prossimo mese il consolato italiano a Spalato chiuderà i battenti. Lo ha fatto sabato nella sede della Comunità degli italiani spalatina, in via Baiamonti, nel nucleo storico della città di Diocleziano e alla presenza di numerosi e preoccupati connazionali dalmati.

Accompagnata dal console generale d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani, la D’Alessandro ha sgombrato il campo da equivoci e speranze, rilevando che dopo più di 100 anni di vita la sede consolare italiana a Spalato cesserà l’attività, seguendo così il destino di diversi altri consolati in Europa e nel mondo.

«La decisione è definitiva – ha detto l’ambasciatore – il ministero degli Affari Esteri ha optato per tagli finanziari, dettati dalla crisi che investe il Paese. Dobbiamo sacrificare la rappresentanza consolare spalatina perché ha una piccola mole di lavoro, attività che in futuro saranno sbrigare dal consolato generale italiano presente a Fiume. Inoltre voglio ricordare ai nostri connazionali dalmati che i documenti si possono inviare anche tramite posta o grazie ad Internet. I cinque dipendenti di questo consolato si trasferiranno a Fiume e a Zagabria».

Nel motivare i tagli voluti dalla Farnesina, la D’Alessandro ha spiegato che l’anno scorso più di mille diplomatici italiani sono andati in pensione e nel contempo non ne è stato assunto nemmeno uno. «Abbiamo in piano di nominare il console onorario italiano di Spalato – ha aggiunto l’ambasciatore – e nel contesto voglio rilevare che per la futura collaborazione culturale tra questa città e l’Italia mi attendo un ruolo più attivo della locale Comunità degli italiani».

La decisione della Farnesina non è piaciuta proprio agli italiani che vivono a Spalato. Il quotidiano Slobodna Dalmacija ha voluto riportare l’affermazione di uno di essi, che ha voluto mantenere l’anonimato: «Cosa crede l’ambasciatore che io, con i miei 65 anni, so usare il computer, Internet e cose del genere? E poi sono avanti con gli anni per venire a Fiume in tutta tranquillità. Voglio ricordare che i connazionali di Spalato sono persone soprattutto anziane, fortemente attaccate alla Comunità e al consolato. Purtroppo non ci hanno dato ascolto».

Nel corso dell’estate, va ricordato, il sodalizio di via Baiamonti aveva promosso una raccolta di firme a favore del mantenimento della sede consolare e che aveva riscosso molto successo. Più di mille italiani dalmati, compresi gli esuli, avevano sottoscritto la petizione, appoggiati anche da appartenenti alla maggioranza croata. Ad apporre la firma era stato pure il sindaco Ivo Baldasar, socialdemocratico, amico della Comunità degli italiani ed egli stesso di origini italiane. Gli sforzi si sono purtroppo rivelati inutili.

Andrea Marsanich
www.ilpiccolo.it 7 ottobre 2013

 

 

 

Un momento dell’incontro presso la Comunità degli Italiani di Spalato (foto www.slobodnadalmacija.hr)

 

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