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Il Comune di Monza vende le case ai giuliano-dalmati

di Riccardo Rosa su mbnews.it del 21 dicembre 2010

Dovrebbe essere una storia lontana nel tempo quella dei profughi giuliani e dalmati arrivati a Monza dopo la guerra. Invece, è quanto mai attuale perché al termine di una procedura durata anni l'amministrazione ha finalmente deliberato la possibilità per le famiglie ancora residenti in città di acquistare gli appartamenti popolari in cui vivono.

I manuali di storia insegnano che il problema dell'esodo dei profughi, in particolare quelli giuliani e dalmati, iniziò nel 1943. Nel corso degli anni è stato oggetto di diverse analisi giurisprudenziali mirate a individuare una soluzione abitativa. In altre parole, per lo stato era necessario dare loro una casa e infatti secondo una legge approvata nel 1952 dal titolo "Assistenza a favore dei profughi" sono stati messi a punto due interventi. Primo: l'obbligo da parte degli Iacp e dell'Unrra Casas di riservare ai profughi una quota del 15% degli alloggi costruiti. Secondo: per il periodo dal 1951 al 1954 la costruzione a spese dello stato di fabbricati a carattere "popolare e popolarissimo" la cui gestione è stata ffidata agli Iacp.

Adesso, a distanza di oltre 50 anni da quell'esodo, l'amministrazione ha individuato cinque palazzine in via Luca della Robbia a dove risiedono quei profughi, che hanno formulato una richiesta di acquisto degli alloggi che potranno essere poi ceduti agli eredi. La delibera è stata adottata pochi giorni fa e l'assessore agli Alloggi comunali, Giovanni Antonicelli, ha spiegato che con quest'atto viene riconoscita "la possibilità di presentare la documentazione necessaria per la cessione in proprietà di tali alloggi alle condizioni di vendita, con riferimento alla normativa in vigore alla data di presentazione della domanda di acquisto".

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