I fratelli Gregori, da Parenzo alla direzione artistica di Famiglia Cristiana

Due grandi illustratori, due fratelli che hanno lasciato un ricordo indelebile, due esuli istriani vissuti con la nostalgia della natia Parenzo: Nino e Silvio Gregori sono stati i protagonisti del nuovo incontro realizzato dal Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (con il patrocinio del Comune di Milano, della Regione Lombardia, di FederEsuli e dell’Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio) nell’ambito delle iniziative Milano è Memoria.

È stato presso la redazione milanese del settimanale Famiglia Cristiana, infatti, che i fratelli Gregori hanno raggiunto il vertice della loro carriera, iniziata a Roma nell’ambito della pubblicità dopo gli esordi come vignettisti a Trieste, ove peraltro iniziarono gli studi artistici completati poi all’Accademia di Belle arti di Venezia: «Hanno cominciato sulle pagine de La cittadella, una testata satirica molto apprezzata a Trieste – ha ricordato il Presidente nazionale dell’ANVGD Renzo Codarin – per poi approdare a Famiglia Cristiana, un giornale che era molto diffuso anche tra gli esuli istriani, i quali hanno sempre conservato una grande Fede»

La conferenza si è svolta presso la sede della Regione Lombardia a Milano e a fare gli onori di casa c’era il Presidente del Consiglio Regionale Federico Romani, il quale ha ribadito l’impegno dell’ente regionale per contribuire a conservare il ricordo delle foibe e dell’esodo: «I fratelli Gregori rappresentano un episodio di riscatto e di affermazione professionale dopo l’abbandono della propria terra – ha dichiarato Romani – Sono stati degni rappresentanti di una comunità dispersa, ma che ha saputo riemergere, adesso anche in ambito storico per raccontare dopo tanto silenzio le tragedie vissute»

L’intervento di Federico Romani

Il direttore di Famiglia Cristiana don Stefano Stimamiglio ha ricordato che i Gregori hanno fatto parte della schiera di grandi professionisti che furono ingaggiati da Giuseppe Zilli, il suo predecessore che fece diventare il settimanale una delle testate più importanti e diffuse in Italia: «Don Zilli volle portare in redazione i migliori in ogni settore e nel campo dell’illustrazione i Gregori erano i migliori – ha ricordato Stimamiglio – Stiamo parlando di due artigiani dell’immagine, un ambito che oggi è pesantemente condizionato da computer ed intelligenza artificiale. La loro arte ha reso “I fatti del giorno” un cardine del nostro giornale, una rubrica ancora apprezzatissima che è impensabile togliere»

Notizie curiose provenienti da tutto il mondo rappresentate con realismo ma stimolando anche l’immaginazione del lettore: questi erano “I fatti del giorno” che venivano rappresentati da Nino e Silvio, i quali si firmavano semplicemente Gregori. E Gregori è una firma che è apparsa anche sulle copertine del settimanale e soprattutto a corredo di grandi progetti editoriali realizzati in allegato, da Piccolo mondo antico a I promessi sposi passando per la Divina commedia ed il Vangelo. Alberto Comuzzi, proveniente anche lui dalla redazione del settimanale milanese e moderatore dell’incontro, ha peraltro ricordato che dei Gregori illustratori della Divina Commedia ne ha parlato diffusamente Giuliana Eufemia Budicin in una relazione tenuta a Pola ed ora pubblicata nel volume degli Atti dei convegni internazionali di studi che hanno caratterizzato il progetto Dante Adriaticus coordinato dalla professoressa Donatella Schürzel (vicepresidente vicario ANVGD).

Illustrazione dei fratelli Gregori per la Divina Commedia

Don Antonio Rizzolo è oggi amministratore del gruppo editoriale San Paolo, ma all’epoca fu uno dei redattori del progetto dantesco di Famiglia Cristiana: «I Gregori avevano la capacità di unire la dimensione artistica con quella di parlare al grande pubblico con semplicità –ha ricordato – Ancora oggi abbiamo in quella che era la nostra sala riunioni di redazione un ritratto del direttore Zilli fatto da loro curando ogni dettaglio e cogliendo perfettamente la personalità di quel grande comunicatore che è stato Zilli»

Una grandissima professionalità quindi cui ha corrisposto un’umanità esemplare, come ha ricordato Elisabetta Gregori, figlia di Silvio: «Oggi si direbbe che mio padre ha condotto una vita low profile, tanto è stato umile e distaccato: “Vivi con semplicità” è l’insegnamento più prezioso che mia ha trasmesso. Lui e mio zio si definivano illustratori, non pittori e sono stati critici nei confronti di chi mercanteggiava la propria arte. Umiltà, talento e senso del dovere erano i pilastri del lavoro di mio padre, il quale non è mai voluto tornare nella natia Parenzo per non inquinare i meravigliosi ricordi che aveva della cittadina di pescatori in cui trascorse la sua infanzia»

È stato quindi proiettato il cortometraggio realizzato dal filmmaker Simone Pontini con le interviste di Emma Bozzi in cui si ripercorre la vita privata e professionale della coppia di direttori artistici di Famiglia Cristiana. La dedizione per il loro lavoro è ben rappresentata dalla scelta di Nino di effettuare in viaggio in Terra Santa prima di cimentarsi con le illustrazioni del Vangelo, in maniera tale che la scena dell’Annunciazione vede Angelo e Madonna con lineamenti palestinesi assolutamente al di fuori dei canoni usuali.

Il giornalista Matteo Carnieletto, firma de Il Giornale e direttore de Il Dalmata, ha ben contestualizzato la provenienza dei Gregori dall’Istria sconvolta dalle stragi delle foibe e dall’esodo: «Ciò che mi ha fatto capire la tragedia del confine orientale italiano è stato conoscere un esule, Federico Ruffolo, il quale a 80 anni ancora chiedeva solamente di poter saper dove era finito, dove era stato sepolto il padre sequestrato dai titini quando lui era ancora bambino e di cui non si è più saputo nulla»

Un ritratto completo dei Gregori lo ha quindi fornito Francesco Anfossi, caporedattore di Famiglia Cristiana, che li ha anche ricordati in un articolo scritto in occasione dei 90 anni della rivista: «Le loro illustrazioni de “I fatti del giorno” sintetizzavano situazioni curiose in maniera più efficace di qualsiasi fotografia. Il loro atelier era allestito in maniera bohemien: Silvio era la parte razionale della coppia, Nino il più stravagante, ma nel loro caso si può parlare di genio e regolatezza. Non era raro che prendessero giornalisti della redazione e li usassero come modelli. La loro arte fu perfetta per il progetto di don Zega che voleva rendere la Divina Commedia fruibile a tutti: le illustrazioni invitavano alla lettura, la parafrasi consentiva un approccio comprensibile e gli approfondimenti di critica dantesca completavano l’opera»

Ancora tanti aneddoti nelle testimonianze di ex colleghi come Claudio Moschin (oggi alla Tv svizzera), rimasto impressionato dai baffoni asburgici di Nino che lo usò come modello per uno dei protagonisti di Piccolo mondo antico.

«Ho incontrato l’arte attraverso i Gregori e sono rimasto affascinato dalla loro capacità di cogliere un carattere e poi rappresentarlo graficamente: i loro disegni sono opere d’arte destinate a rimanere nel tempo, caratterizzate dalla densità dei colori e dall’espressività dei volti» è il ricordo di Maurizio Turrioni, mentre il pittore Gigi Galbiati ha apprezzato i tratti lineari, semplici e di grande valore presenti nelle opere dei suoi colleghi istriani.

Un altro filmato a cura di Mario Mariani e Ludovico Pacelli ha concluso la carrellata dei ricordi, portando il folto pubblico a Vallerano, il paese in provincia di Viterbo da cui proveniva Maria, la moglie di Silvio Gregori, il quale dopo gli anni milanesi vi ritrovò la semplicità di Parenzo: qui realizzò gratuitamente due tele per il Santuario della Madonna del Ruscello.

Concludendo l’incontro Anna Maria Crasti, vicepresidente dell’ANVGD Milano, ha sintetizzato con una parola il carattere ironico e la capacità di sorridere anche di fronte a vicende complesse dei Gregori, rimasti sempre attaccati alle proprie radici e al dialetto istroveneto: “morbin” e piena di morbin è stata anche questa serata in loro ricordo.

Lorenzo Salimbeni 

 

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