Ha compiuto 100 anni Paola Del Din, patriota della Brigata Osoppo

È stata la prima paracadutista nella storia d’Italia. Ha combattuto nella Resistenza in Friuli, ma non si definisce partigiana bensì patriota. Lei al collo, infatti, portava il fazzoletto verde della brigata autonoma Osoppo, la quale combatteva nazisti e fascisti ma senza rinunciare all’italianità. Ben altro era l’atteggiamento della brigata Garibaldi – Natisone, la quale auspicava l’annessione non solo della Venezia Giulia ma anche del Friuli alla nascente Jugoslavia comunista piuttosto di restare entro i confini di un’Italia che sarebbe stata nell’orbita degli Stati Uniti. Tale frattura all’interno della lotta resistenziale avrebbe portato all’eccidio delle Malghe di Porzȗs, ove i vertici osovani a inizio febbraio 1945 furono eliminati dai gappisti di Udine.

Questo lo scenario tribolato in cui agì Paola Del Din, la quale ha compiuto 100 anni lo scorso 22 agosto. Ha ricevuto gli auguri anche da Re Carlo III d’Inghilterra, in quanto  l’unica Medaglia d’Oro al Valor Militare della Resistenza ancora in vita è stata agente dei servizi segreti britannici, col nome di copertura “Renata”. L’Ambasciatore britannico in Italia Sir Ed Llewellynsi ha, infatti, twittato: «Ha compiuto 100 anni l’ex agente SOE italiana Paola Del Din. Ho avuto l’onore di scrivere alla Signora Del Din per portarle gli auguri di compleanno di Sua Maestà il Re. Recentemente le ho fatto visita nella sua casa di Udine per ringraziarla del suo coraggioso servizio nella Seconda Guerra Mondiale» [Sky Tg24].

La Del Din è entrata nelle file partigiane della Brigata Osoppo dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 insieme al fratello Renato, ex allievo della Scuola Militare di Milano. Il fratello sarebbe morto pochi mesi dopo a Tolmezzo, durante l’attacco a un presidio della milizia fascista. Con il nome di “Renata” in suo onore, intraprese numerosi incarichi come staffetta e informatrice. Raggiunse le truppe alleate a Firenze con l’incarico di consegnare dei documenti di grande importanza oltre le fila nemiche e nell’Italia liberata frequentò, per sua volontà, un corso per paracadutisti, nella basa militare inglese di San Vito dei Normanni, in Puglia. Prese parte a undici voli di guerra ed è stata la prima paracadutista italiana, nonché l’unica donna ad aver compiuto un lancio durante la Seconda Guerra Mondiale. Alla vigilia della Liberazione si lanciò su una zona del Friuli Venezia Giulia per prendere contatti con una missione alleata, si infortunò, ma portò a termine l’incarico raggiungendo le truppe partigiane e continuò, zoppicante, a portare messaggi ai reparti alleati in avanzata [Udine Today].

Il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni in rappresentanza dell’amministrazione comunale ha presenziato al centesimo compleanno di Paola Del Din a Sappada: «È stato per me un vero piacere presenziare al centenario di Renata. Ho voluto portare personalmente tutta la gratitudine della città di Udine per una persona così esemplare, medaglia d’oro al valor militare. – ha commentato il Primo Cittadino – Una vita da vera patriota, dedicata alla nostra Italia. Credo che la libertà personale e dei popoli sia la cosa più importante per una società e Paola Del Din è stata un esempio di difesa e di riconquista della libertà sia personale che della Patria. Sono sicuro che le sue azioni saranno sempre di grande esempio per i giovani di oggi e di domani».

Sabato 2 settembre sarà organizzata, presso la Loggia del Lionello in Piazza Libertà a Udine, una cerimonia in onore della professoressa Paola Del Din. Alla cerimonia, che sarà accompagnata dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia, saranno presenti e interverranno il Vice Sindaco Alessandro Venanzi, il Prefetto di Udine Massimo Marchesiello, il Generale di Corpo d’Armata, Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione, Enrico Pino, il Generale di Corpo d’Armata, Comandante delle Truppe Alpine Ignazio Gamba, il Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero e Alessandro Carlini, giornalista e scrittore, autore del libro “Nome in codice Renata. Storia di Paola Del Din, combattente della Resistenza e agente segreto”. Nicola Stefani, speaker ufficiale delle Adunate nazionali ANA, sarà il moderatore della cerimonia [Diario Fvg].

Messaggi augurali sono giunti tra i tanti anche dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni («Ho avuto il piacere di incontrare più volte e conoscere questa donna straordinaria. Tutti noi le facciamo i nostri auguri e la ringraziamo per la sua costante testimonianza di amore per la Patria e per la libertà» [Avvenire]), dall’On. Debora Serracchiani («Testimone indefessa dei valori democratici e autenticamente patriottici per cui ha combattuto nelle file della Brigata Osoppo, in diverse circostanze ho potuto apprezzarne la schietta e severa capacità di richiamare i moventi morali che la animano ora come allora») e dal Consigliere regionale Fabio Scoccimarro («Patriota fervida e amante della giustizia, mi ha insegnato cosa sia rischiare la vita per dei valori condivisi trasversalmente da bandiere senza colore» [Diario Fvg]).

Rassegna stampa a cura di Lorenzo Salimbeni

Paola Del Din all’inaugurazione del nuovo lapidario dei goriziani deportati a guerra finita durante l’occupazione jugoslava 
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