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Grande successo del nuovo documentario di Viviana Facchinetti

Il salone dell’Hotel Savoia Excelsior affollato al limite della capienza, pubblico  in piedi e fuori dalle porte, un’ora di proiezione, entusiastico apprezzamento sottolineato da quasi 10 minuti di applausi: la sintesi di un pomeriggio di successo per l’anteprima del videodocumentario TRIESTE FRA STORIA E FUTURO: DALL'ADRIATICO OLTRE L'ATLANTICO, della giornalista Viviana Facchinetti.

Realizzato dalla Fioccolandvideo in collaborazione con la Fondazione Culturale Rustia Traine, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il video è stato appunto presentato in anteprima a Trieste, abbinato all’incontro natalizio per lo scambio di auguri organizzato dal consigliere regionale Bruno Marini assieme alla Fondazione Rustia Traine e al Comitato Provinciale di Trieste dell'ANVGD.

Presenti il Presidente del Consiglio Comunale di Trieste,  Consiglieri comunali e regionali, Autorità civili e militari, i Presidenti dei sodalizi degli esesuli giuliano-dalmati.

A caratterizzare il documentario è il ritmo vivace, che non impedisce però l’approfondimento di un intenso vissuto umano -per troppo tempo trascurato ed ignorato- raccontato dagli stessi protagonisti di quelle vicende subite, che macchiarono il dopoguerra nelle terre giulie. Perfettamente indovinato l’avvicendamento delle riprese televisive correnti ad immagini di repertorio, sottolineato dalle musiche originali di Umberto Lupi e dalla voce narrante di Francesco Gusmitta.

Nelle metamorfosi cittadine conseguenti al tempo ed alle vicissitudini, esiste infatti un’ampia galleria di figure che hanno saputo far conoscere ed apprezzare anche oltreoceano Trieste e la sua gente:
• nativi, che si trovarono a rapportarsi con l’incertezza politico-economica del dopoguerra e della fine del Governo Militare Alleato Angloamericano, ed ora spesso figure di spicco nel panorama economico-culturale dei paesi d’oltremare;
• esuli giuliano-dalmati che, dopo la tempesta bellica che aveva travolto le loro esistenze, trovarono primo rifugio a Trieste, da dove partirono per paesi lontani alla ricerca di un’identità perduta, non di rado raggiungendo significativi traguardi nella patria di adozione;
• ragazze triestine che negli anni 50 si sposarono con giovani militari del GMA e poi consociate nel Triestine Girls Club, sodalizio attivo e promotore di varie iniziative negli U.S.A.
• le seconde e terze generazioni, perfettamente inserite nel nuovo tessuto sociale,  non dimentiche delle radici da cui hanno saputo trarre giusto seme per nuovi frutti
Attraverso il collage di frammenti di interviste -realizzate fra Trieste, il Canada e Los Angeles- e con il supporto di immagini sia attuali che di repertorio, è  stata ricostruita una sorta di metamorfosi cromatica di Trieste nel tempo: dal bianco e nero dei ricordi degli anni 50 al multicolor contemporaneo che sorprende l’emigrante in visita, sfondo ad un comune vissuto storico biografico ed a quel passaggio a Nord ovest che sessanta e più anni fa trasformò tante vite.

“E' stato bellissimo ed emozionante” questo il commento della Facchinetti, affettuosamente travolta a fine proiezione dall’entusiasmo del pubblico.

Sarebbe perfetto se RAI INTERNATIONAL potesse offrire in visione questo documentario al pubblico d'oltreoceano, protagonista di questo vissuto.

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