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Grande Guerra: la Boemia ricorda i suoi ‘fratelli’ trentini – 21mag15

 

Gettati fuori dalle case, costretti dai soldati in pochi attimi a raccogliere in una valigia poche cose, sradicati dalla loro valle e deportati in paesi lontani. Accadeva cento anni fa, poche ore dopo la dichiarazione di guerra del Regno d’Italia all’Impero Austro-Ungarico e poche ore prima dell’inizio delle ostilità, il 24 maggio 1915. Migliaia di abitanti della Valle di Ledro, nel Trentino allora sotto Francesco Giuseppe II, vennero fatti allontanare con la forza dai loro paesi, un po’ perché quella zona aveva importanza strategica, molto più perché Vienna non si fidava dei sudditi italiani. Il governo asburgico aveva deciso per essi un esodo verso la Boemia, prendendosi però i giovani maschi che aveva arruolato e mandato a combattere sul fronte orientale, in Galizia. Il ricordo di quell’esodo di massa in paesi dove si parlava un idioma incomprensibile entrò per sempre nella lingua dei valligiani con la frase ‘Fare la Boemia’, che richiamava un’esperienza biblica. Ma soprattutto entrò nei cuori di quei deportati che in Boemia, dopo un’iniziale fase di spaesamento, trovarono calore e accoglienza.

 

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http://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/speciali/2015/05/15/grande-guerra-la-boemia-ricorda-i-suoi-fratelli-trentini_d119af3c-e493-4579-ac94-366520a574d8.html

 

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