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Gli esuli hanno bisogno di rispetto (Il Piccolo 05 ago)

LETTERE

Sul Piccolo di sabato 31 luglio, nella rubrica Segnalazioni, leggo un articolo a firma di Norberto Fragiacomo, vicesegretario e capo ufficio stampa del Partito socialista italiano federazione di Trieste, in merito al «Concerto dei tre Presidenti» sotto il titolo «Steccate in concerto». Le steccate non sono riferite agli orchestrali bensì a settori politici locali per non aver partecipato alla manifestazione. Tra le altre cose l’articolista usa l’espressione «passi per l’abituale mugugno preregistrato dei professionisti dell’esodo». Se la frase fosse stata riportata da un anonimo concittadino magari sarebbe passata sotto silenzio, ma trattandosi niente meno che del vicesegretario e capo ufficio stampa del Partito socialista italiano federazione di Trieste, ritengo doverosa una pubblica risposta: egregio signor Norberto Fragiacomo, l’espressione da lei usata è sgradevole e offensiva perché ancora una volta fa del sarcasmo su quella che è stata, per chi l’ha vissuta, un’autentica tragedia. Si ricordi ancora che lei è il vicesegretario locale di un partito che fu a suo tempo cancellato dal processo tangentopoli, il cui segretario nazionale morì da latitante all’estero, e non mi risulta che gli esuli abbiano mai fatto del sarcasmo sulla cosa, pertanto è gentilmente pregato di usare nei confronti degli esuli quello stesso rispetto che da essi gode. Come vede steccare è facile, se non si sa cantare è meglio stare zitti.

Valter Grison

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