Giovanni Ghiglianovich (Anvgd Belluno) è venuto a mancare

Il Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Cav. Renzo Codarin, i dirigenti ed i soci esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Giovanni Ghiglianovich, esule dalmata e dal 1968 punto di riferimento per gli esuli adriatici a Belluno.

Il vicepresidente dell’Anvgd Belluno Siro Maracchi, esule istriano e strettissimo collaboratore di Ghiglianovich, lo ha ricordato durante la messa funebre, mettendo in evidenza la sua determinazione, il suo patriottismo ed il suo impegno fino alla fine per far conoscere le tragedie del popolo giuliano-dalmata: «Dopo aver abbandonato la natia Zara – ha ricordato Maracchi, il quale discende da una famiglia di patrioti di Pisino fin dai tempi della Dieta del Nessuno (1861) – Ghiglianovich visse a Trieste, ma nella sua carriera di studente era più in piazza che a scuola, come amava ricordare lui stesso, in quanto era sempre in prima fila nelle manifestazioni per il ritorno dell’Italia»

Ghiglianovich ha poi rappresentato l’ANVGD a Belluno in maniera appassionata e convinta, rapportandosi con le scuole e le istituzioni in maniera propositiva e costruttiva: «È grazie a lui se nel cimitero cittadino di Belluno ed in Piazza Martiri delle Foibe ci sono oggi due cippi che ricordano gli infoibati e gli esuli – ha ricordato ancora Maracchi – Con il suo impegno riuscì a far giungere due pietre carsiche dall’entroterra di Parenzo, in Istria, attorno alle quali strutturare questi due monumenti. Anche se la malattia lo aveva già tanto indebolito, pure lo scorso 10 febbraio è stato presente alle cerimonie istituzionali. Oggi vogliamo immaginare che il nostro Nino sia finalmente tornato nella sua Dalmazia che è sempre rimasta viva nei suoi ricordi»

Corriere delle Alpi – 31/10/2023

 

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