Dalla collaborazione tra Anvgd Torino, l’Istoreto e CeSeDi – Provincia di Torino, mercoledì 13 febbraio 2013 dalle ore 16,30 alle 18,30, presso la Sala Conferenze dell’ Istoreto, (Via del Carmine 13, Torino) a sostegno dell’attività delle Scuole e dell’informazione dei Cittadini interessati ai temi inerenti al Giorno del Ricordo, i seguenti appuntamenti:
L’esodo istriano: ricerca e comunicazione. Presentazione delle novità 2012 dell’applicazione multimediale L’esodo istriano, fiumano e dalmata in Piemonte. Per un archivio della memoria. Saluti istituzionali e di Antonio Vatta, presidente della Consulta Regionale del Piemonte Anvgd. Coordina Claudio Dellavalle, presidente Istoreto.
L’applicazione multimediale è realizzata da Enrico Miletto e Carlo Pischedda con il sostegno della Provincia di Torino. Intervengono i Curatori. L’applicazione contiene testimonianze, schede, fotografie, mappe, documenti, raccolti ad hoc per ricostruire le traiettorie d’arrivo e d’insediamento dei giuliano-dalmati nelle diverse province del Piemonte. Una ricca messe di fonti e strumenti resi disponibili da un’attività di ricerca proseguita nel corso dell’anno 2012 e ampliata ad ulteriori aspetti documentari relativi ai differenti gruppi di esuli approdati nel dopoguerra in Piemonte da zone diverse del mondo. (http://intranet.istoreto.it/esodo/)
L’esodo istriano e gli esodi del dopoguerra: linee di ricerca. Parlerà sul tema Fabio Todero, Irsml di Trieste, e presenterà Francesca Meneghetti, Di là del muro. Il campo di concentramento di Treviso (1942-43), una produzione Istresco, Treviso 2012. Il volume mette in evidenza le forme dell’occupazione italiana del Regno di Jugoslavia e la sorte dei prigionieri civili, che a migliaia vengono internati in Italia. Nel caso preso in esame circa duecento prigionieri muoiono di stenti e di malattie. Una cinquantina di loro aveva meno di dieci anni. Nel primo dopoguerra transitarono inoltre per il campo migliaia di esuli della Jugoslavia di Tito
Presentazione del volume di Costantino di Sante, Stranieri indesiderabili. Il campo di Fossoli e i “centri di raccolta profughi” in Italia (1945-70), Ombre Corte, Verona, 2011. Il libro ricostruisce la storia dei “centri raccolta profughi” istituiti in Italia alla fine della Seconda Guerra mondiale. Oltre a Fossoli, in altre cinque località, già note perché utilizzate dal regime fascista per l’internamento di antifascisti, ebrei e sudditi nemici, furono attivi campi per gli “stranieri indesiderabili”.
(fonte Istoreto 29 gennaio 2013)
