(ANSA) – TRIESTE, 25 GEN – Nella ricorrenza della Giornata della Memoria, gli esuli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, "che hanno conosciuto anch'essi discriminazioni e persecuzioni, vittime dello scontro fra le ideologie totalitarie del Novecento, esprimono la loro solidarietà alle Comunità ebraiche italiane". Lo afferma, in una nota, il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), Lucio Toth. "Fin dall'Ottocento gli israeliti delle città giuliane e dalmate furono tra i sostenitori più attivi dell'italianità delle nostre terre – ricorda Toth – in uno spirito di convivenza che faceva parte del loro stesso modo di essere. Basti pensare ad Isaia Ascoli, che per primo propose il nome di Venezia Giulia per il Litorale austriaco, a Umberto Saba, a Carolina Luzzatto, e a tanti altri protagonisti della vita di Trieste, di Gorizia,di Fiume e di Zara. Lo stesso movimento irredentista veniva considerato strumentalmente dalla reazione austro-slava come un complotto giudaico-massonico'". "Alla fine della seconda guerra mondiale -continua Toth- nelle fila dei profughi giuliani e dalmati non sono mancati connazionali di religione ebraica, due volte esuli". (ANSA).