Giacometti (Anvgd Toscana) contro la conferenza sulle foibe senza gli esuli

Anche Guido Giacometti, esule istriano, referente per la Toscana della Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, boccia la conferenza organizzata dall’Anpi il 16 febbraio scorso a Lucca. “Ho ascoltato l’intervento di Eric Gobetti: per il 60 per cento del tempo parla del “contesto” in cui foibe ed esodo sono avvenuti. Questa è una tecnica di “elusione”, come definita nelle “Linee guida per la didattica della frontiera adriatica” emanata il 20 ottobre 2022 dal Miur. In pratica, se nell’intervento di Gobetti “la maggior parte del tempo è dedicata ai precedenti di violenza del fascismo di confine e delle truppe italiane in Jugoslavia, questa non va considerata come corretta contestualizzazione, bensì quale mera elusione”.

“A questo Gobetti aggiunge la rimozione di quanto non rientra nel quadro che vuole dipingere – continua Giacometti facendo riferimento ad una nota inviata all’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana – facendo iniziare il racconto della nostra storia il 13 luglio 1920, giorno dell’incendio del Narodni Dom di Trieste per mano dei nazionalisti italiani, omettendo così sia quanto accaduto a Spalato un giorno prima che tutto lo sviluppo degli opposti nazionalismi dell’intero secolo precedente. In estrema sintesi, la tecnica di Gobetti è di esaltare il l’oggettivo ruolo negativo del fascismo, attribuendogli anche colpe non sue, e sfumando, pur senza negarle, quelle ben più gravi del comunismo”.

“Ma questa ‘benevolenza’ verso il regime comunista si spiega in quanto è l’Anpi – diretta erede dei partigiani comunisti – ad aver organizzato l’incontro con gli studenti. Ancora oggi l’Anpi ha come presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo che, da senatore eletto nelle liste del Partito dei comunisti italiani, nel 2004 votò contro l’istituzione del Giorno del Ricordo. I giuliano-dalmati sono stati l’unica parte della popolazione di lingua italiana a rimanere al di là della cortina di ferro ed a provare cosa significhi vivere sotto il regime totalitario comunista: noi rappresentiamo una denuncia dei crimini dell’oppressione comunista. Questo per Anpi è inaccettabile. Pertanto si impegna nel manipolare la nostra storia, nel giustificarla o ridurla ad un dettaglio di quella europea”.

“Gobetti ovviamente deve essere libero di esprimere le sue idee ma non a una platea di giovani in via di formazione e per di più senza contraddittorio – conclude Giacometti – Ora la Anvgd ha formalmente chiesto ai responsabili degli uffici scolastici ed ai dirigenti degli istituti lucchesi di impegnarsi ad organizzare una iniziativa analoga a quella del 16 febbraio scorso che consenta a questa associazione di fare ascoltare agli studenti la storia di terre in cui popolazioni di diverse lingue madri hanno patito “un destino comune a molti popoli dell’est europeo: quello di passare, direttamente, dalla oppressione nazista a quella comunista” come ha detto il presidente Sergio Mattarella lo scorso 10 febbraio 2019”.

“Ringrazio – conclude Giacometti – il sindaco Mario Pardini, il presidente dell’associazione insegnanti Cnddu Romano Pesavento, gli esponenti di partiti politici e di associazioni e tutti i privati cittadini che ci hanno espresso la loro solidarietà in questa occasione”.

Fonte: Lucca in Diretta – 23/02/2023

Eric Gobetti a fianco di una statua di Tito

 

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