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Foibe, Micich: «manifesti negazionisti? Ci hanno tagliiato anche i fondi» – 10feb14

 

“Onore ai partigiani jugoslavi, 10 febbraio giornata di lotta contro il revisionismo”, è la scritta che campeggia sui manifesti apparsi a Roma in questi giorni che precedono appunto il 10 febbraio, Giornata del Ricordo.
Interviene, intervistato da Marco Guerra per il sito www.intelligonews.it, il direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume in Roma, Marini Micich: «Si tratta di una provocazione fuori dalla storia. C’è una minoranza organizzata che continua a boicottare la Giornata del ricordo, sostenendo che le violenze dei partigiani comunisti jugoslavi nella Venezia Giulia e in Dalmazia furono perpetrate per vendetta solo ai danni di fascisti che avevano combattuto sul fronte orientale. Questi ignorano che finirono gettati nelle foibe persino partigiani italiani che erano contrari alla slavizzazione di quelle terre. Professori, maestre, pubblici ufficiali, preti e uomini e donne di ogni età e rango sociale furono fatte sparire nelle cavita carsiche con la sola colpa di essere italiani. È stato messo in pratica un vero e proprio disegno di pulizia etnica pilotato dalla polizia segreta jugoslava alla dirette dipendenze del Maresciallo Tito. È una follia dare un colore politico alle decine di migliaia di vittime di questo progetto criminale».

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http://www.intelligonews.it/foibe-micich-direttore-museo-fiume-manifesti-negazionisti-a-roma-non-ce-da-stupirsi/

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