«Sono stati anni di sollecitazioni queste, ma senza la spinta dell’Associazione oggi non saremmo mai riusciti a dare giustizia a una grande comunità che esiste qui a Roma e in tutta Italia. Abbiamo trovato una sede giusta in via di San Teodoro e abbiamo detto: ‘ci siamo, si può fare’».
Esordisce così il sindaco di Roma Gianni Alemanno durante la cerimonia del Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe Istriane, tenutosi presso l’aula di Giulio Cesare, in Campidoglio e nell’ambito della quale è stato firmato il Protocollo d’Intesa tra Roma Capitale, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia e la Società di Studi Fiumani, per la nascita della ‘Casa del Ricordo’.
«Noi, dentro la Casa del Ricordo, spiegheremo a tanti giovani cosa significa essere italiani, spiegheremo il valore della famiglia, il valore dell’identità, perché la memoria deve avere un effetto educativo», aggiunge Alemanno. «Italiano non è soltanto una lingua – prosegue il primo cittadino -, non è un’abitudine, non è solo un luogo geografico, c’è bisogno di valori italiani, è necessario portare un po’ di identità nella globalizzazione».
Si rivolge direttamente ai giovani presenti in aula Gianni Alemanno: «A voi voglio far capire quanto è stato difficile per quei vostri coetanei essere italiani, e scegliere di guardare verso Roma. Spesso l’identità nazionale si coglie in maniera più forte ai confini».
(fonte www.liberoquotidiano.it 31 gennaio 2013)