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Fiume e Alto Adriatico, nuove ricerche storiche – 04ott13

Si terrà a Fiume il 19 ottobre prossimo il XIV convegno annuale di studio della Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, che si svolgerà presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Fiume. L’incontro rientra nell’ambito delle Giornate della Cultura e della Lingua italiana organizzate dal Consolato Generale d’Italia in collaborazione con la Città e l’Ateneo, le locali istituzioni italiane, tra cui l’Unione Italiana e la casa editrice EDIT.

Il tema della giornata di studi è “Intorno a Fiume e l’area Alto adriatica. Nuove ricerche storiche”. È prevista la partecipazione di ricercatori ed esperti di letteratura, linguistica, archeologia, storia, arte, economia di varia provenienza. Aprirà i lavori, dopo gli indirizzi di saluto (ore 9.30) degli organizzatori (la Deputazione è retta dal 2007 da Grazia Tatò), l’archeologa e consulente museale Jasminka Čus Rukonić (Museo di Cherso, Museo di Lussino – Collezione di Ossero), che offrirà uno sguardo storico sulle ricerche archeologiche sulle isole di Cherso e di Lussino negli ultimi cento anni.

Marina Vicelja Matijašić e Palma Karković Takalić, del Dipartimento per la Storia dell’arte della Facoltà di Filosofia di Fiume, illustreranno le nuove conoscenze acquisite sulle recenti ricerche archeologiche nel capoluogo quarnerino, mentre Silvano Cavazza, del Dipartimento di storia e storia dell’arte di Trieste, che si occupa di storia religiosa e intellettuale europea dei secoli XVI e XVII, affronterà la figura e l’operato di Marcantonio de Dominis vescovo di Segna, in relazione anche alla presenza degli Uscocchi.

La relazione dello storico dell’arte Nina Kudiš (Università di Fiume) si intitola “Dalla Dalmazia e Istria a Venezia: contributi per i pittori veneziani del Cinquecento, Seicento e Settecento”, e legato all’aspetto artistico è pure il contributo del suo collega fiumano Damir Tulić, incentrato sulla scultura veneziana del Seicento e del Settecento.

Il croatista fiumano Irvin Lukežić analizzerà la tradizione poliglotta di Fiume, soffermandosi sui più rinomati poliglotti fiumani del XVIII e XIX secolo. Concluderà la prima parte dell’appuntamento l’intervento di Liliana Ferrari, del Dipartimento di Studi Umanistici di Trieste, su “Liturgia paleoslava: il revival del XIX secolo”.

Nella sezione pomeridiana lo storico Bojan Mitrovic (Università degli Studi di Trieste) parlerà di Haim Davičo, console generale del Regno di Serbia a Trieste (1897-1900) e della comunità serbo-ortodossa; Giulio Mellinato (Università degli Studi di Milano-Bicocca) rifletterà su “Fiume, l’Alto Adriatico e la globalizzazione (1891-1938)”; Anna Millo (Scienze politiche, Università degli Studi di Bari), ripercorrerà le vicende del Regio Consolato d’Italia attivo a Fiume tra il 1907 e il 1913.

Seguirà una serie di apporti di professori del Dipartimento di Italianistica, rispettivamente del Dipartimento di Storia dell’Ateneo fiumano: Gianna Mazzieri Sanković e Maja Đurđulov si soffermeranno “Intorno agli scambi epistolari di Osvaldo Ramous”, Corinna Gerbaz Giuliano su “Antonio Widmar, mediatore culturale e traduttore” e Vanni D’Alessio su “Maestre e scolari italiani nella Fiume Jugoslava. Tra integrazione e assimilazione”. William Klinger (Centro di Ricerche storiche di Rovigno) affronterà invece la pagina del “corpus separatum” di Fiume (1773-1923).

A margine del convegno verrà presentato – a cura di Sanja Roić (ordinario di letteratura italiana, Università di Zagabria) – il libro di Corinna Gerbaz Giuliano e Gianna Mazzieri Sanković “Non parto, non resto… I percorsi narrativi di Osvaldo Ramous e Marisa Madieri”, edito quest’anno dalla Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia.

ir / “la Voce del Popolo” 3 ottobre 2013)

 

 

 

Una cartolina di Fiume ungherese, indicata con il suo nome italiano (foto www.gyujtemeny.vatera.hu)

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