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Fiume croata: l’eredità antifascista deve guidarci – 26giu13

La tradizionale accademia solenne con la quale i vertici cittadini e regionali celebrano la Giornata della lotta antifascista e la Giornata della statalità, si è svolta venerdì scorso nel Salone dei marmi del Palazzo del governo, alla presenza delle massime autorità della Città e della Regione litoraneo-montana, come pure dei deputati al Sabor, delle organizzazioni dei combattenti antifascisti, dei combattenti e dei caduti nella Guerra patriottica e della diplomazia.

Il vicesindaco di Fiume, Marko Filipović, ha sottolineato che la lotta antifascista si è radicata ben presto in questi territori, diventando poi una componente imprescindibile della nostra identità. “Migliaia di combattenti ed eroi, noti e ignoti, hanno perso la vita opponendosi all’ideologia nazifascista. Come popolo, dobbiamo essere fieri, in quanto la nostra città e il Paese, fondati appunto sui valori dell’antifascismo e della democrazia, stanno per entrare nella grande famiglia europea. Tuttavia, la storia ci insegna che la fiamma dell’odio può tornare a riaccendersi. La Croazia è riuscita a difendersi pure durante la Guerra patriottica, grazie anche al contributo dei fiumani, degli abitanti delle isole quarnerine e del Gorski kotar, i quali assieme ai difensori e ovviamente ai combattenti antifascisti, hanno difeso la libertà della nostra patria. È nostro dovere pertanto, tutelare e preservare questi valori, che vanno necessariamente trasmessi alle giovani generazioni”.

Il vicesindaco si è soffermato, inoltre, sull’imminente ingresso nell’Unione europea, precisando che si tratterà di un’enorme opportunità e sfida per la Croazia. “Stiamo lavorando a una serie di importanti progetti, la cui realizzazione dovrebbe essere finanziata tramite i fondi strutturali, tra cui la riqualificazione del Delta e di Porto Baross, nonché la costruzione del nuovo ospedale universitario”, ha aggiunto.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Regione, Zlatko Komadina, il quale ha detto che l’eredità antifascista deve guidarci nell’Unione europea. Egli ha ribadito che il ruolo dell’antifascismo nella storia europea contemporanea è tuttora di grande importanza, in quanto il movimento antifascista determinò in gran parte il futuro democratico dell’Europa, di cui la Croazia ora farà parte a tutti gli effetti. Komadina ha sottolineato che non bisogna mai dimenticare che la lotta antifascista ci ha liberati dai mali più grandi dell’umanità, ossia il genocidio, l’olocausto e il razzismo. “Il nostro popolo ha detto ‘no’ al fascismo e al nazismo nella Seconda guerra mondiale e ha confermato la negazione quando si è trovato a dover difendere nuovamente i principali valori, ovvero la libertà e i diritti dell’uomo”, ha dichiarato nel suo discorso il presidente della Regione.

Monica Kajin Benussi
“la Voce del Popolo” 24 giugno 2013

 

 

 

Fiume, una delegazione dell’amministrazione comunale alla deposizione di una corona al monumento alla resistenza jugoslava (foto www.rijeka.hr)

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