Fiumani dell’Esodo e della Comunità italiana uniti nel ricordo di Brazzoduro

Ha suscitato molta emozione la notizia della scomparsa di Guido Brazzoduro, esule da Fiume ed attivo dirigente dell’associazionismo della diaspora adriatica (era stato tra l’altro Consigliere nazionale dell’ANVGD), che peraltro si adoperò per consolidare i rapporti tra fiumani in esilio ed appartenenti alla Comunità degli Italiani del capoluogo del Carnaro.

Il Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, Prof. Avv. Giuseppe de Vergottini, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Guido Brazzoduro, Presidente di FederEsuli dal 2000 al 2007: «Durante il suo mandato alla Presidenza della Federazione è stato istituito il Giorno del Ricordo e a lui va il merito di aver subito operato presso le istituzioni affinché il 10 Febbraio assumesse dignità e rispetto. Avrebbe poi seguito sempre con attenzione l’operato del Tavolo di Lavoro Ministero dell’Istruzione – Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, consapevole dell’importanza di far conoscere le tragedie delle foibe e dell’esodo presso le nuove generazioni»

Il suo successore alla guida dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio, Franco Papetti, ha ricordato in una nota diffusa ieri: «Gli avevo parlato solo pochi giorni fa, aveva voluto sapere dei progetti che stavamo realizzando, sempre fiero di ogni cosa nuova che venivamo proponendo. Con lui abbiamo iniziato anni fa il rinnovamento del Libero comune che stava esaurendo la spinta dei testimoni dell’esodo per traghettarlo in una nuova prospettiva che coinvolgesse i giovani, figli e nipoti. Amava ragionare di futuro, immaginando la possibile evoluzione del nostro impegno. Sono vicino alla famiglia in questo momento, spero che avremo modo di commemorare insieme il nostro Guido, magari a Fiume, città in cui non si è mai sentito ospite anche per l’affetto che la Comunità degli Italiani, la scuola, il Dipartimento gli hanno sempre dimostrato».

Il Piccolo – 04/08/2023

Molto sentito è il ricordo che ha scritto di Guido Brazzoduro la direttrice del bimestrale dell’Afim-Lcfe La Voce di Fiume, Rosanna Turcinovich: «L’ho visto esultare quando nel 2003 al Quartiere Giuliano-Dalmata di Roma, nella veste di Presidente di FederEsuli ed in stretta collaborazione con Lucio Toth, realizzò il Giorno del Ricordo numero zero, una cerimonia “di prova”. Parteciparono i rappresentanti politici di tutto l’arco costituzionale, assente solo l’estrema destra e l’estrema sinistra. Fu un incontro memorabile e Guido ne era entusiasta, ricordo la sua gioia, lo vidi esultare come non aveva mai fatto. L’anno dopo da quell’accordo trasversale nacque la Legge del Ricordo. Dopo i suoi numerosi incontri a Roma i comunicati stampa erano frequenti per segnalare un processo di costruzione di rapporti e rete necessari a portare avanti le istanze degli esuli. Con Toth fu protagonista dell’approvazione della Legge sul finanziamento delle Associazioni degli esuli. In tutti i cambiamenti Guido c’è sempre stato, senza clamore».

«Per noi tutti è un grande dispiacere. Chi lo ha conosciuto ne ha apprezzato la grandissima cultura, la disponibilità, la gentilezza e simpatia. Guido ci mancherà tanto» ha dichiarato Anna Maria Crasti, Vice Presidente del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di cui Brazzoduro faceva parte.

«La Società di Studi Fiumani ha appreso con grande dolore la notizia della scomparsa di Guido Brazzoduro – si legge in un comunicato diffuso dalla SSF – già presidente del Libero Comune di Fiume in esilio, oggi AFIM – Associazione Fiumani Italiani nel Mondo, e presidente della Federesuli, nostro socio e amico da sempre. La sua nobile figura, la sua costante azione per il “ritorno culturale” nella amata città di origine, nonché la sua gentilezza e mitezza, fondate su una profonda fede cristiana, resteranno sempre nel ricordo di tutti coloro che l’hanno conosciuto. Rivolgiamo ai famigliari le nostre condoglianze e a tutti i Fiumani la promessa di ricordare degnamente la sua persona e il suo operato».

Il quotidiano della comunità italiana autoctona in Istria, Carnaro e Dalmazia La Voce del Popolo ha dedicato ampio spazio alla notizia, riportando tra l’altro il cordoglio di Marin Corva (Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana) e dell’On. Furio Radin: «Era un gentiluomo, una caratteristica che per me conta tantissimo – ha commentato il Deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento Croato, di cui è Vice Presidente – Esprimo il mio cordoglio alla famiglia, agli amici e all’intera comunità fiumana sparsa nel mondo. Lo ricorderemo tutti con grande affetto. Ho avuto il piacere d’incontrarlo in molte occasioni. E alla fine di ciascuno di questi incontri ne sono uscito con una sensazione piacevole, quella d’essere stato in compagnia con uno di noi. Brazzoduro che è stato anche istituzionalmente importante per la diaspora fiumana ha dovuto sicuramente superare molte difficoltà interiori per riuscire a fare il grande lavoro che poi ha fatto. Per tutto questo gli auguro di riposare in pace».

Melita Sciucca, Presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, ha così commentato la triste notizia: «Con Guido Brazzoduro se ne va una parte importante del mondo fiumano. Se ne va una persona che aveva sempre la sua Fiume nel cuore, con le sue tradizioni, il suo dialetto, la sua gente, il suo passato travagliato. Nelle occasioni in cui l’ho conosciuto e in cui ho avuto modo di collaborare con lui, ha sempre guardato con positività e appoggiato i progetti della Comunità degli Italiani di Fiume».

Lorenzo Salimbeni

La Voce del Popolo – 04/08/2023

 

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