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Finanziati 14 progetti italo-sloveni (Il Piccolo 24 feb)

TRIESTE Dai porti alla sanità. Dalla ”macchina di luce” del Sincrotrone alla valorizzazione eco-sostenibile del Carso: i progetti ”senza confini” non mancano. E il programma europeo Italia-Slovenia che deve finanziarli, dopo gli intoppi, i contrasti, le polemiche e le interrogazioni, finalmente ”decolla”: 109 milioni di euro sono già ipotecati e, di questi, 41 sono ormai in arrivo. Lo annuncia Federica Seganti, l’assessore regionale alle Relazioni internazionali, archiviando ritardi e problemi: «L’avvio è stato oggettivamente difficoltoso, c’è stato più di un anno di blocco, ma poi è arrivata la svolta. E abbiamo recuperato ottenendo risultati assolutamente soddisfacenti».

Il programma europeo 2007-2013, quello che unisce nel segno della cooperazione transfrontaliera Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Slovenia, mette complessivamente a disposizione 136,7 milioni di euro. I due bandi già emessi, il primo per i progetti strategici che valgono in media 3 milioni di euro l’uno e il secondo per i progetti standard di dimensioni minori che si aggirano sul milione di euro, assorbono da soli 109,3 milioni. Finanziano progetti su ambiente, trasporti, competitività, conoscenza, integrazione sociale che promuovono le politiche comunitarie di coesione e cooperazione sugli ex confini.

Il bando per i progetti strategici è al rush finale: sono stati presentati 71 progetti, 46 a guida italiana e 25 a guida slovena, con 839 soggetti coinvolti. Valore complessivo: 201,2 milioni di euro. I progetti ”vincitori”, che si spartiranno i 41 milioni di euro disponibili, sono 13: 3 hanno come capofila il Friuli Venezia Giulia. Le graduatorie saranno pubblicate sul Bur entro marzo. Poi, dopo la verifica dei costi ammissibili e la sigla degli accordi di partnership, ci sarà la sottoscrizione del contratto di finanziamento: «Entro metà maggio» assicura la Seganti. Aggiungendo che la Regione anticiperà il 30% delle risorse, circa 3 milioni entro il 2010, ai beneficiari del Friuli Venezia Giulia: un Friuli Venezia Giulia che si è fatto valere ottenendo il 48% delle risorse che si calcola ricadranno sul territorio italiano. «C’è persino chi ci ha accusati di aver portato a casa troppi soldi, ma noi ne siamo assolutamente orgogliosi» osserva, levandosi un sassolino, l’assessore regionale alle Relazioni internazionali. E aggiunge: «L’elevato numero di domande dimostra la capacità di progettazione dei territori e la forte attesa per le risorse europee».

Il bando per i progetti standard, a sua volta, mette a disposizione 60 milioni di euro: sono già stati presentati 253 progetti a firma di ben 2.083 soggetti diversi. «Le valutazioni sono in fase avanzata. E la graduatoria finale sarà approvata entro luglio» annuncia la Seganti. Restano gli ultimi 27,3 milioni ancora da assegnare: 22 ricadono sotto la voce ”risorse per il confine terrestre” e sono appannaggio esclusivo di Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Gli altri 5,3 milioni sono finalizzati a sostenere piccoli progetti del valore massimo di 100mila euro. (r.g.)

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