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Finanziaria: errore tecnico sui rimasti (Il Piccolo 13 dic)

POLA Nel grigiore generale dovuto alla recessione economica che in Croazia si fa sentire in maniera pesante come un macigno, da Roma arriva una luce di speranza per la Comunità nazionale italiana. Stiamo parlando della reale possibilità che vengano ripristinati i finanziamenti in vigore fino al 2008, dunque quelli prima dei nefasti tagli del 33% che ha costretto l'Unione italiana a ridimensionare i normali programmi di attività per la salvagurdia e tutela della lingua e cultura italiana sul territorio del suo insediamento storico. Stiamo parlando del famoso maxiemendamento alla Finanziaria 2010 che dunque ripristinerebbe il normale livello d'ossigeno per la vita della Cni.

Il deputato al Seggio specifico della Cni a Zagabria e presidente dell'Unione italiana Furio Radin è molto ottimista a proposito. «A dire il vero – ha spiegato Radin – c'è un piccolo intoppo di ordine tecnico, ossia nel maxiemendamento si parla di una sola legge, quella che riguarda gli esuli, però chiaramente visti gli importi ci siamo dentro anche noi. Il relatore della legge, il Presidente della Camera ci fanno pserare che ci sia un maxiemendamento che ripristina i finanziamenti precedenti, quelli del 2007. Noi speriamo che passi anche se c'è un piccolo intoppo dentro, un errore tecnico. Per la precisione si rifanno solo a una legge, quella che riguarda gli esuli. Però sia il relatore della legge che il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini hanno assicurato che il disguido tecnico verrà ripianato. «Stanno dunque avendo riscontri concreti le conclusioni emerse al recente incontro a Lubiana tra il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini e i massimi rappresentanti della Cni di Croazia e Slovenia.

Al ministro Frattini era stato ribadito con forza la richiesta inerente al rifinanziamento dell’ex legge 19/91 come minimo nell’importo del 2009 (3 milioni e 90mila euro), auspicando però che possano essere ripristinati i livelli del 2008, ovvero che i finanziamenti destinati alla Cni tornino ad essere di 4.650.000 euro. In tal senso il ministro Frattini aveva assicurato che per quanto riguarda il rifinanziamento della legge l’impegno dell’Italia è indubbio, mentre che gli spazi per il ripristino dei mezzi dipendono in primo luogo dai risultati che deriveranno dallo scudo fiscale.

All'attenzione di Frattini era stato sottoposto anche un altro problema, probabilmente risolvibile senza ricorrere al portafoglio. Quello dei progetti arenati negli ultimi 4 anni non per motivi politici, bensì a causa della burocrazia. Una situazione, aveva spiegato Radin, che sta assumendo una valenza politica. Il capo della diplomazia italiana aveva subito sottolineato la necessità di definire in modo chiaro e pratico il problema in modo da poter individuare le soluzioni attuabili, se necessario, anche ricorrendo a una riforma legislativa per rendere meno pesanti e obsoleti i sistemi di collaborazione. Dunque per la Cni,si sta avvicinando un 2010 pieno di belle realtà e speranze. (p.r.)

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