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FederEsuli presenta il cinema di frontiera

Il giorno 11 febbraio 2011 – la FederEsuli per celebrare il “Giorno del Ricordo” organizza un pomeriggio filmico “Cinema di Frontiera” nella Sala dell’Auditorium del Museo Revoltella (Trieste, via Diaz 27) dalle ore 14.00 alle 19.00.

Le proiezioni:

– Cuori senza frontiera di Luigi Zampa.
In un paesetto italiano, presso il confine con la Jugoslavia, capita un giorno la Commissione internazionale per la delimitazione dei territori confinanti. La Commissione traccia la nuova linea di confine che taglia in due il paese. Entro la mezzanotte gli abitanti devono scegliere: o con l'Italia o con la Jugoslavia. La famiglia Sebastian ha la propria casa nel territorio assegnato all'Italia ma l'unico campicello è dall'altra parte. Il capo della famiglia, ex combattente della prima guerra mondiale, decide di rimanere con l'Italia ma poi si lascia persuadere a passare dall'altra parte nella speranza di ricevere le sue terre e i buoi. Chi è passato subito alla Jugoslavia è Stefano, un meccanico progressista, innamorato di Donata Sebastian ma questa nel frattempo s'è innamorata di Domenico, reduce italiano, al quale s'è segretamente promessa. Il tracciamento del nuovo confine ha portato lo scompiglio anche tra i ragazzini del villaggio che ad un certo punto fanno sparire uno dei paletti. Questo provoca, tra i grandi, un aperto conflitto che porta ad un inizio di sparatoria: ne è vittima il più piccolo dei Sebastian. Intorno al corpo del ferito si compone momentaneamente il dissidio.

– L’altra storia di Aldo Rapè e Nicola Vero;
Il film (cortometraggio) narra con grazia la ricerca di un bambino che vuole conoscere il significato della parola “foibe”, scontrandosi con l’ignoranza dei suoi compaesani, per poi trovare soddisfazione nell’accorato racconto del nonno istriano. Grazie alla delicatezza e alla professionalità della regia, il film ha già paretecipato a numerosi premi e riconoscimenti. Tra questi, il premio speciale al Cortopalo Film Festival (Siracusa).

– La Rosa Rossa di Franco Giraldi 
Una vicenda sommessa e intimista, girata con finezza e ironia da Giraldi e tratta dall'omonimo romanzo di Pier Antonio Quarantotti Gambini (1937). Si svolge negli anni immediatamente successivi alla Prima Guerra Mondiale, in un paese dell'Istria vicino a Trieste passata all'Italia. Qui vivono la loro vita matrimoniale ormai avanzata Piero e Ines De Faralia, con loro ci sono l'anziana domestica Basilia e la giovane servetta Rosa. Ma la tranquilla e noiosa quotidianità viene improvvisamente movimentata da una notizia particolare. Dopo trent'anni di assenza, torna il conte Paolo Balzeri, generale dell'esercito austroungarico, cugino di Piero e padrone della casa. E' una presenza ingombrante in un luogo ormai diventato italiano oltre che un avvenimento, anche un po' fastidioso, nel mezzo della vita comoda e appiattita dei due coniugi. Ma l'arrivo del conte è invece positivo, si inserisce in maniera naturale nella vita di tutti i giorni, senza creare scompiglio anzi, dando un pizzico di movimento nella stanca vita familiare.
Ne "La rosa rossa", un insieme di figure maggiori e di figure appena accennate è alla base di un complesso confronto di tipologie, di un'analisi fatta di sfumature spesso impercettibili, movimenti interiori, situazioni vissute dentro i personaggi. Ben sostenuto dalla colonna sonora di Luis Bacalov e dalle interpretazioni di un cast di grande livello, il film vanta numerosi riconoscimenti da parte della critica e delle giurie festivaliere.

Cinema di Frontiera (terza edizione) si svolge a cura della Federazione degli Esuli: ANVGD, Ass. Comunità Istriane; Libero Comune di Fiume in Esilio, Libero comune di Zara in Esilio – Dalmati Italiani nel Mondo e del Centro di Documentazione Multimediale in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste.

da www.arcipelagoadriatico.it

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