Caleranno in città da ogni parte d’Italia, e non soltanto, a rappresentare una pagina viva –tra le più dolorose e ancora poco nota- della storia d’Italia. Sono i delegati dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che ha sede a Roma ma che ha scelto Varese per il suo congresso nazionale, giunto alla diciannovesima edizione. Tre giorni, dal 27 al 29 novembre, ospiti della Provincia a Villa Recalcati, per stilare un bilancio dell’ultimo triennio dell’associazione (l’ultimo congresso, tenuto a Roma, risale infatti al 2006) e gettare le fondamenta del lavoro sino al 2012. All’apertura dei lavori, venerdì alle 17, saranno presenti il presidente Lucio Toth, il presidente del comitato di Varese, Sissy Corsi, e Licia Cossetto sorella di Norma medaglia d’oro al valore civile e martire simbolo delle vicende del confine orientale italiano. Gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia rappresentano 55 realtà provinciali ed una storia associazionistica che data dal 1947. in pratica da quando furono costretti all’esilio dalle terre cedute alla Jugoslavia di Tito, al termine della seconda guerra mondiale. Un esilio funestato dalla tragedia delle foibe e da ogni sorta di violenza e soprusi che ebbero protagonisti 350mila profughi appartenenti ad una intera regione completamente svuotata del suo tessuto sociale, senza riguardi per condizioni economiche, lavorative o d’altro genere.
