Ennio Forlani presidente del Consiglio della minoranza italiana in Istria

L’unico candidato alla presidenza del Consiglio della minoranza italiana autoctona della Regione istriana, il dignanese Ennio Forlani, è stato eletto a Pola, con 19 voti favorevoli sui 23 presenti.

Un consenso ampio che lo legittima a guidare con serenità il Consiglio. “Il compito che mi aspetta è oneroso, subentro a Gianclaudio Pellizzer che ha guidato il Consiglio in modo eccellente per diversi mandati , ma l’obiettivo finale – mio e di tutti noi – è quello di operare per il bene della Comunità nazionale italiana ed in questo contesto auspico un impegno comune e sinergico tra tutte le istituzioni della minoranza volto a garantire il rispetto e l’attuazione delle leggi nazionali e delle normative regionali che ci riguardano”, ha detto il neoeletto presidente sicuro nel sostegno e nella collaborazione di tutti e 25 i membri del Consiglio e specie in quelli della neoeletta vice-presidente Cristina Fattori che ha posto l’accento sul mantenimento e sviluppo dei diritti acquisiti e sull’autoctonia della CNI.

“Si tratta d’incarichi importanti e di grande responsabilità”, ha detto il presidente uscente Gianclaudio Pelizzer che ha proposto le due candidature. Egli si è dichiarato convinto che sia Forlani che la Fattori sapranno svolgere bene la loro funzione.

“Entrambi sono nomi noti all’interno del panorama minoritario come pure a livello istriano, attivi e partecipi nella vita socio-economica e culturale del territorio”, ha detto Pellizzer spiegando che gran parte dei membri della loro lista si sono espressi fin dall’inizio a favore delle due candidature. In molti credevano che la scelta sarebbe caduta su Valmer Cusma che alle elezioni del 7 maggio scorso aveva ottenuto il maggior numero di preferenze.

“Io sono già super impegnato nelle strutture della Comunità nazionale italiana, sono presidente della SAC Lino Mariani, sono membro dell’Assemblea della CI di Pola, di quella dell’Unione italiana, faccio parte di questo Consiglio e quindi, oltre che all’accumulo di cariche, questa sarebbe stata un’ulteriore responsabilità”, ci ha raccontato Cusma, che ha augurato buon lavoro alla nuova dirigenza e a tutto il Consiglio.

“Continuerò a dare il massimo”, ha aggiunto, auspicando oltre che ad una maggiore collaborazione con la Regione istriana e con tutte le strutture CNI un confronto di pensieri ed opinioni. “Il pensiero unico non porta lontano”, ha detto ancora Cusma e ha concluso: “Bisogna essere costruttivi, propositivi mettendo al primo posto gli interessi della CNI e solo in seguito quelli dei partiti e della politica”.

Il Consiglio Nazionale della Minoranza Autoctona Italiana in Istria – Foto: Radio Capodistria
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