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Didattica aggiuntiva, dal confine all’Istria

Trieste. La storia e la cultura della memoria entrano nelle scuole. La giunta comunale ha approvato la proposta dell’assessore all’Educazione Antonella Grim: un protocollo d’intesa di 4 anni con l’Ufficio Regionale Scolastico e l’Istituto regionale per la Storia del movimento di liberazione, che porterà nelle aule delle scuole medie e superiori percorsi didattico-formativi da affiancare alle materie di studio.

 

Verranno approfonditi, con percorsi fra monumenti e lapidi, vicende storiche e figure significative; si analizzerà il “lungo Risorgimento” di Trieste. Ci saranno 4 laboratori interattivi con giochi di ruolo intitolati “Il momento delle scelte”. E poi “Confine orientale: i luoghi, gli spazi” e “Istria: luoghi, uomini e fatti” (con un’analisi non solo dell’esodo ma della civiltà istriana e dalmata) e un intero programma per il centenario della Grande guerra. «Una proposta che riteniamo essenziale per le scuole – dice Grim – e che gli insegnanti potranno scegliere come meglio affiancare alle normali lezioni».

 

Approvato anche il contributo di 3500 euro per l’istituto Deledda che in questi giorni ha 15 ragazzi e due docenti a Nuova Delhi, nell’ambito di uno scambio culturale con il progetto “Asian-Europe classroom network”, grazie al quale lo scorso anno furono 15 ragazzi indiani a visitare Trieste, ospiti di famiglie triestine. Decisa anche, su proposta dell’assessore alla Pianificazione Elena Marchigiani, l’adesione del Comune come partner del progetto “UseAct” (Urban sustainable environmental actions), in cui parteciperà al programma operativo Urbact 2007-2013 che mira a sviluppare politiche di sviluppo urbano integrato e sostenibile, favorendo insediamenti abitativi e produttivi in luoghi a ciò già deputati, senza ulteriore consumo di suolo.

 

(fonte “Il Piccolo” 17 ottobre 2012)

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