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Croazia: 19 candidati per le presidenziali (Il Piccolo 18 nov)

di ANDREA MARSANICH

ZAGABRIA Presidenziali di fine dicembre in Croazia, la carica dei 19. È il numero dei candidati presidenziali, presentatisi entro la mezzanotte di lunedì scorso nella sede della Commissione elettorale centrale, a Zagabria, con tanto di firme di sostegno dei cittadini e la bocca piena di promesse, sensazioni, slogan, pronostici. La frase ad effetto che ha colpito di più è stata quella del vicepresidente della Dieta democratica istriana, il pinguentino Damir Kajin, che ha sparato a zero sui rivali, o buona parte di essi: «Invece di avanzare le candidature per le presidenziali del 27 dicembre – ha detto il regionalista istriano – almeno la metà dei contendenti dovrebbero essere arrestati e con essi i loro famigliari, amici e partner. Hanno derubato il popolo croato in tutti questi anni, soprattutto durante il processo di privatizzazione, che ha spogliato aziende e lavoratori, contribuendo a far nascere una casta di gente ricchissima. Polizia e magistratura dovrebbero mettersi in moto anche contro quegli attuali ministri che fino alla scorsa estate avevano collaborato con l’ ex premier Ivo Sanader».

Kajin si è presentato al cospetto della Commissione elettorale statale con le firme di 17 mila persone, raccolte soprattutto in Istria, ma anche a Fiume, nel Quarnero e nel resto della Croazia. Ricordiamo che la candidatura è da ritenersi valida se supportata da un minimo di 10 mila firme di cittadini maggiorenni. Entro la giornata odierna, sarà proprio la citata Commissione a esprimersi sulla validità delle candidature, ossia su coloro che nei prossimi giorni potranno continuare a battersi per diventare il terzo presidente della Croazia, dopo il defunto Franjo Tudjman e l’ uscente Stipe Mesic, riusciti a a restare in sella sul colle del Pantovcak (il Quirinale croato) per 10 anni ciascuno. Secondo voci ufficiose, a ottenere il placet per le presidenziali dovrebbero essere in tredici: Milan Bandic, Damir Kajin, Nadan Vidosevic, Andrija Hebrang, Ivo Josipovic, Vesna Pusic, Josip Jurcevic, Dragan Primorac, Miroslav Tudjman, Boris Miksic, Veljko Dzakula, Vesna Skare Ozbolt e Slavko Vuksic.

Fatta eccezione per gli sconosciuti Jurcevic e Vuksic, gli altri sono ben noti all’ opinione pubblica nazionale. Andrija Hebrang, ex ministro della Sanità e vicepresidente dell’ Accadizeta, è convinto di potercela fare già al primo turno: «Ho raccolto 147 mila firme, piazzandomi al primo posto in questa speciale classifica – ha dichiarato Hebrang – gli elettori hanno capito che il programma presidenziale del sottoscritto e dell’ Accadizeta è il migliore. Vincerò al primo turno, mentre all’eventuale ballottaggio attendo di sfidare il candidato socaldemocratico Ivo Josipovic». Quest’ ultimo, presentatosi con 117 mila autografi, si è pure dichiarato convinto di fare piazza pulita già il 27 dicembre: “Trasformeremo la Croazia in un Paese onesto, democratico e prospero”, ha affermato.

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