ANVGD_cover-post-no-img

Console Rustico: un successo l’operazione-cittadinanza (Il Piccolo 16 ott)

FIUME Voglia d’Italia, voglia di mantenere l’italianità per i connazionali che risiedono in Istria e nel Quarnero. La conferma arriva chiara, inequivocabile, dal numero di domande presentate al Consolato generale d’Italia a Fiume per l’ottenimento (o riottenimento) della cittadinanza italiana, in base alla legge votata in modo bipartisan a Roma ed entrata in vigore nel marzo 2006. Sono state oltre 5mila le domande avanzate finora al Consolato di Palazzo Adria e riguardanti la circoscrizione consolare di Fiume e dell’Istria, dove vive circa il 90% della Comunità nazionale italiana. Sono richieste finalizzate in un tempo record dal Consolato e che comunque non testimoniano la cifra definitiva: infatti, conteggiando i figli minorenni dei richiedenti (acquisiscono automaticamente la cittadinanza italiana), il numero è destinato quasi a raddoppiarsi, toccando quota 8mila connazionali con passaporto italiano.

In futuro, il numero dei cittadini italiani nelle due regioni nordadriatiche non potrà che crescere ulteriormente, costituendo così una garanzia per preservare la presenza italiana, con grande soddisfazione per la nostra Comunità nazionale. Le cifre di cui sopra depongono non solo a favore dell’eccezionale lavoro compiuto dalla sede consolare italiana a Fiume ma anche dell’impegno pubblico preso nel gennaio 2009 dal ministro degli Affari esteri Franco Frattini, in occasione del suo incontro a Pola con la Cni. Frattini, che era accompagnato dall’on. Isidoro Gottardo, aveva assicurato il suo pieno sostegno alla priorità strategica della minoranza italiana per il rapido riaquisto della cittadinanza italiana da parte dei connazionali. Confermando la sua grande attenzione verso gli italiani rimasti, aveva annunciato che sarebbero state prese tutte le disposizioni per accelerare il meccanismo procedurale di concessione della cittadinanza.

Una promessa mantenuta in tempi brevi. Complessivamente, l’operazione di riacquisto della cittadinanza ha preteso tanto impegno e fatica per le strutture del Consolato generale a Fiume retto da Fulvio Rustico, 52 anni, che ha assunto l’incarico di console generale nell’agosto 2005.

Console, quali le difficoltà connesse all’operazione?

È stato un compito estremamente difficile e parlo dei primi tempi, con la massa delle domande che superava le nostre capacità operative. Eravamo preoccupati per la nostra struttura inadeguata, ma poi abbiamo avuto un rafforzamento dal ministero degli Esteri, che ci ha permesso di lavorare con più calma e meno ansia. Voglio ricordare che nei primi giorni dall’entrata in vigore della normativa, i telefoni del nostro consolato erano bollenti. Nella prima settimana abbiamo avuto ben mille richieste. Anche ciò dimostra l’attaccamento delle genti istriane e quarnerine alle radici italiane. In seguito, le istruzioni del ministro Frattini hanno consentito una forte semplificazione procedurale e una conseguente accelerazione dell’iter di esame delle domande. In tale modo abbiamo esaurito le liste d’attesa con circa un anno e mezzo d’anticipo rispetto ai tempi previsti.

Quale la situazione oggi?

Oggi i tempi di trattazione delle domande sono brevissimi e, se la documentazione è completa, al nostro Consolato la pratica viene terminata nello stesso giorno di presentazione della richiesta. Voglio comunque sottolineare l’entusiamo dei nostri connazionali verso la legge e l’ottimo lavoro di squadra compiuto in questo ambito dal Consolato e dalle Comunità degli italiani, con il supporto dei mezzi d’informazione locali in lingua italiana. Sottolineo inoltre il grande impegno del ministero Affari esteri e la buona collaborazione con la Commissione interministeriale. L’acquisizione della cittadinanza, è certo, servirà ad ancorare ulteriormente la presenza italiana in queste splendide terre, cosa che mi rende particolarmente orgoglioso.

Nel corso del suo mandato, lei ha proposto per onorificenze della Repubblica italiana molti connazionali ma anche esponenti della maggioranza croata…

La Comunità nazionale italiana ha una vitalità straordinaria e dunque i riconoscimenti firmati dal Capo dello Stato sono doverosissimi. Vanno a premiare persone e istituzioni della nostra etnia, grazie alle quali si parla ancora l’italiano in Istria e nel Quarnero. Le onorificenze andate a rappresentanti della maggioranza confermano la bontà della loro collaborazione con la nostra Comunità nazionale, nel clima di multiculturalismo e plurilinguismo che contraddistingue le due regioni altoadriatiche e le fanno essere all’avanguardia in direzione dell’Europa. Si sa bene, inoltre, che i rapporti fra Croazia e Italia sono ottimi e in tale contesto il ruolo dei nostri connazionali e delle istituzioni che li rappresentano è di un’importanza strategica. Abbiamo inoltre rapporti eccezionali con le autorità locali e regionali. Da parte mia sottolineo l’importanza della futura adesione della Croazia all’Europa comunitaria, perché ciò permetterà fra l’altro alla nostra Comunità nazionale di tornare a essere unita. Inoltre mi preme rilevare che vi sono ancora ampi spazi di collaborazione tra l’Istria e il Quarnero con il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, nell’ambito dell’Euroregione.

Andrea Marsanich

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.