News consolatoSpalatoBandiere

Consolato di Spalato, appello a Emma Bonino – 05set13

Come annunciato, i connazionali di Spalato dopo aver raccolto – in un’azione congiunta realizzata assieme agli italiani residenti a Zara, Sebenico e Lesina – oltre 3.000 firme in calce alla petizione promossa contro la chiusura della sede consolare italiana nel capoluogo della Dalmazia, si sono rivolti direttamente alla titolare della Farnesina. Nella lettera inviata al ministro Emma Bonino, e sottoscritta, a nome della Comunità degli Italiani di Spalato, dalla vicepresidente Giovanna Asara, vista l’assenza del presidente Damiano Cosimo D’Ambra.

Nella lettera i connazionali ribadiscono: “In relazione alla soppressione del Consolato d’Italia in Spalato e l’attribuzione delle relative competenze al Consolato Generale d’Italia in Fiume, con decorrenza 1 dicembre 2013, ci rivolgiamo a lei sperando di trovare non solo un attento ascolto, ma anche un’ interlocuzione tesa a trovare soluzioni. La soppressione della sede consolare a Spalato ha suscitato grande rammarico e preoccupazione nella Comunità italiana, ma anche nella popolazione locale, perché non si tratta di una semplice sede italiana all’estero, ma di un punto di riferimento per la comunità italiana che vive in loco e va quindi trattata in modo diverso da altre minoranze. Oltre a rispondere alle esigenze locali, il ruolo principale del Consolato d’Italia a Spalato è prestare i propri servizi ai numerosi turisti italiani (ogni anno circa 600.000 persone da giugno a settembre) con un incremento quest’anno del 23 per cento; ai marittimi, pescatori e ai pellegrini che vanno a Međugorje. Questo Consolato, in funzione, con brevi interruzioni, dal lontano periodo austro-ungarico, svolge un’attività essenziale nella difesa della cultura italiana in tutta la Dalmazia, tutela gli interessi degli esuli e dei dalmati residenti in questa zona, fornisce elementi indispensabili ai numerosi imprenditori, investitori e commercianti italiani operanti sulla costa orientale dell’Adriatico. Il Consolato di Spalato coordina, inoltre, l’attività del Consolato onorario a Dubrovnik e dei corrispondenti consolari di Zara, Sebenico e Lesina”, si legge nella lettera inviata al ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino.

“Bisogna tener presente che in questa antica città romana, fondata dall’imperatore Diocleziano, orgogliosa del proprio passato e delle proprie origini, è di vitale importanza mantenere la promozione e la diffusione della lingua e della cultura italiana. La lingua italiana a Spalato non viene studiata soltanto all’Università o alla scuola media superiore, qui l’italiano si studia già dalla quarta elementare! – proseguono i connazionali del capoluogo della Dalmazia –. La chiusura del Consolato d’Italia a Spalato significherebbe un passo indietro nelle prestazioni dei servizi ai cittadini, soprattutto per il supporto che attualmente viene dato agli italiani in seguito agli incidenti stradali, agli incidenti in mare, o nel caso di decesso o ricovero ospedaliero, smarrimento o furto di documenti, e assistenza nei processi legali. I connazionali residenti in quest’area apprezzano molto le facilitazioni che grazie alla presenza del Consolato hanno avuto nel corso delle elezioni”.

“È importante sottolineare che il Consolato d’Italia a Spalato è l’unico consolato europeo di carriera non solo a Spalato, ma in tutta la Dalmazia. E mentre i connazionali residenti in questa circoscrizione saranno costretti a viaggiare per 400 km da Spalato, o 600 chilometri da Dubrovnik, per farsi rilasciare i documenti dal Consolato Generale di Fiume, attraversando, in quest’ultimo caso, anche la dogana europea con la Bosnia a Neum, i connazionali residenti a Capodistria in 20 minuti possono raggiungere Trieste. Tenendo presente i legami storici, commerciali e culturali tra la Dalmazia e l’Italia, la crescita nell’interscambio economico e negli investimenti in seguito all’adesione della Croazia all’UE, riteniamo che – conclude la lettera –, a difesa degli interessi nazionali, sia assolutamente indispensabile mantenere i servizi in questa area di tradizionale presenza italiana”. Un’altra lettera è stata inviata a Roma da Mladen Čulić Dalbello.

(fonte “la Voce del Popolo” 4 settembre 2013)

 

 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.