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Congresso 2003

 

Presenti le massime autorità del Governo
al Congresso Nazionale 2003
dell'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia
Andreotti ha raccontato il passato

Il giorno 14 novembre 2003 l'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia-Centro Studi Padre Flaminio Rocchi ha presentato il Convegno di Studi La Politica dei Governi Italiani dal 1947 al 1960 di fronte al problema dell'esodo dei Giuliano-Dalmati. Si sono succeduti nell'ordine la relazione del Prof. Giuseppe Parlato docente presso la Libera Università "San Pio V" di Roma, i contributi del Dott. Matteo Marconi e del Dott. Gianguido Saletnich, la testimonianza del Cav. Gr. Cr. Aldo Clemente ed il rilevante intervento del Sen. Giulio Andreotti. Moderatore della tavolta rotonda: Dott. Marino Micich.
Erano presenti: il Vice-Presidente del Consiglio, On. Gianfranco Fini; il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, On. Carlo Giovanardi; il Presidente della Regione Lazio, On. Francesco Storace; il Sen. Giulio Andreotti.

A seguire, nei giorni 15 e 16 novembre, si è svolto il Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. All'ordine del giorno i seguenti punti di dibattito:
1.Rinnovamento organizzativo dell'Associazione;
2.Ricostruzione della memoria storica (scuola/università/editoria/media);
3.Rapporti con il Governo e il Parlamento;
4.Restituzione dei beni espropriati dal regime comunista jugoslavo;
5.Indennizzi ex Legge 137 da parte dello Stato italiano;
6.Rapporti fra la Federazione e le associazioni;
7.Rapporti con le Comunità italiane ‘rimaste' nelle terre di origine.

Nella giornata di sabato 15 erano presenti: il Vice Presidente della Camera, On. Publio Fiori, in rappresentanza della Presidenza, ed il Ministro per le Comunicazioni on. Maurizio Gasparri. Il giorno 16 è intervenuto il Ministro per gli Affari Regionali, On. Enrico La Loggia. Nello stesso giorno, alle 9:00, rappresentanti dell'ANVGD, accompagnati dalle autorità politiche, hanno deposto deporranno una Corona d'alloro presso il Piazzale Martiri delle Foibe Istriane, antistante la stazione metropolitana Laurentina (linea B).
Entrambe le manifestazioni hanno avuto luogo presso l'hotel "Villa EUR – Parco dei Pini", P.le Marcellino Champagnat, 2 – 00144 Roma.

(R.F.)

Anvgd, definite le linee uscite dal Congresso

Il nuovo Consiglio Nazionale dell'Associazione, eletto nel Congresso di Roma del 15-16 novembre, riunito a Venezia-Mestre sabato scorso, ha espresso unanime solidarietà al Presidente Toth per le sue recenti dichiarazioni sulla vicenda apparsa sulla stampa riguardante il Ministro Giovanardi e il gen. Mazzaroli.
Ha inoltre approvato sette mozioni sui temi discussi nel Congresso definendo le linee portanti dell'Associazione.
In particolare sulla istituzione per legge della Giornata della Memoria dell'Esodo è stata chiesta la pronta calendarizzazione in Parlamento delle tre proposte di legge al riguardo della maggioranza e dell'opposizione, ribadendo come data simbolo il 10 febbraio, in quanto riassume i diversi flussi di esuli che si sono succeduti dal 1944 (Zara e la Dalmazia) al 1954 /Zona B, Quarnaro, ecc.)

Sulle restituzioni dei beni da parte slovena e croata ha sollecitato una rapida ripresa delle trattative tra Italia e Croazia sulla linea indicata al Congresso ANVGD dal Ministro Frattini e ribadita nei giorni scorsi dall'Ambasciatore d'Italia a Zagabria, e cioè l'eliminazione di ogni discriminazione contro i cittadini italiani da parte della legislazione croata.
Contemporaneamente ha deciso di approvare e agevolare ogni iniziativa legale finalizzata a ricorrere alle autorità competenti in sede europea, per il riconoscimento pieno ed integrale di diritti soggettivi, tenendo conto che anche gli accordi bilaterali tra Italia ed ex-Jugoslavia furono stipulati in condizioni storiche e giuridiche totalmente diverse dalle attuali.
Sugli indennizzi il Consiglio ha auspicato una riapertura dei termini della Legge n.137 del 2001 e una più sollecita evasione delle 12.000 pratiche presentare. Ha posto inoltre come presupposto essenziale per un'equa e definitiva soluzione del problema la convocazione di un Tavolo di confronto tra le forze politiche presenti in Parlamento e la rappresentanza degli esuli, per reperire i fondi necessari a indennizzi adeguati e non derisori. Ha preso atto con soddisfazione della procedura recentemente adottata e finanziata dal Ministero competente per accelerare l'evasione delle pratiche delle legge 137.

L'ANVGD inoltre auspica rapporti più stretti e collaborativi con gli Italiani residenti nei territori d'origine e le loro Comunità favorendo l'attuazione di un comitato di collegamento paritetico. Ha anche affermato la piena libertà di rapporti tra i Comitati provinciali e le Consulte regionali dell'Associazione da un alto e l'Unione Italiana, le Comunità e le loro scuole dall'altro, con l'obbligo di informarne la Presidenza nazionale della ANVGD. Sui rapporti con la Federazione delle Associazioni l'ANVGD, consapevole della forza e della sua capacità organizzativa, rivendica la propria autonomia e un ruolo di centralità all'interno della Federazione, chiedendo un rimodellamento dell'attuale Statuto, tenendo conto del peso e della forza che ciascuna associazione ha, in modo da stabilire un corretto ed equo principio di rappresentatività.
Il Consiglio ha espresso soddisfazione per i tre emendamenti inseriti dal Governo nella Finanziara riguardanti le case popolari assegnate agli Esuli. Soddisfazione è stata anche espressa per lo sforzo sostenuto negli ultimi mesi per rafforzare l'organizzazione dell'Associazione, dopo la nomina del Segretario nazionale, ed è stato auspicato che i contatti tra la Presidenza nazionale e i Comitati si svolgano per via telematica, per una maggiore efficacia dell'informazione reciproca e dell'azione comune su tutto il territorio nazionale.

(Redazione Difesa Adriatica)

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