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Concerto Muti: le parole di Frattini (Il Piccolo 21 lug)

LETTERE

Mi riferisco all’articolo-intervista intitolato «Frattini: riconciliazione, finalmente ci siamo. Trovato il giusto equilibrio. Menia sbaglia», pubblicato sul Piccolo del 12 luglio, nel quale il ministro degli Esteri Frattini afferma che il sottosegretario all’Ambiente Menia sbaglia a non partecipare al Concerto dell’amicizia perché i tre presidenti non si recheranno a rendere omaggio alla Foiba di Basovizza.

Ritengo che democrazia dovrebbe significare rispetto per le opinioni delgi altri e soprattutto la facoltà e il diritto di esprimerle. Inoltre, le critiche rivolte apertamente dal ministro Frattini a un collega del governo italiano – dello stesso partito politico – non è certo il massimo per un capo della diplomazia! Molto più «diplomatico» è stato invece il sindaco Dipiazza (nell’intervista sul Piccolo del 15 luglio) che ha così commentato: «Menia è un puro. Crede nei suoi valori, nel dramma vissuto dalla sua famiglia, e va rispettato». Poi sui simboli ha precisato: «Il monumento di piazza Libertà — e Menia, su questo, ha ragione — non rappresenta il dramma di queste terre. Ma, ribadisco, è stata una scelta delle diplomazie».

Per quanto concerne la tanto attesa e auspicata rappacificazione, penso sarebbe opportuno rendere prima giustizia a tutte le vittime del fascismo, del nazismo e del comunismo, poiché – come il Papa Wojtyla ha sempre sostenuto – non ci può essere pace senza giustizia.

Per rendere giustizia agli esuli giuliani, che sono stati espropriati illegalmente dei loro beni sessantacinque anni fa, sarebbe necessario un equo risarcimento, da parte dello Stato italiano, dei beni coperti dai Trattati.

In verità, già nell’anno 2002 la Croazia aveva teso la mano all’Italia quando, con la legge n. 80 del 5 luglio 2002, aveva previsto la restituzione dei beni anche ai cittadini italiani, dopo un accordo tra i due Stati, e già nello stesso anno era stata istituita una Commissione mista italo-croata per dirimere la questione. Purtroppo, dopo ben otto anni la Farnesina non è riuscita a concludere tale accordo con la Croazia. Ora speriamo che, in questo nuovo clima di pace che si è creato dopo il Concerto dell’Amicizia, l’accordo possa essere raggiunto, oppure che ci sia un atto unilaterale da parte croata che cancelli la discriminazione contro i cittadini italiani, in modo che quelli che hanno presentato domanda di restituzione dei loro beni alle autorità croate ai termini della legge del 5.7.2002 possano ottenerne la restituzione.

Silvio Stefani

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