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Case in Croazia: comprano i veneti, non i triestini (Il Piccolo 26 giu)

di LAURA TONERO

Doveva essere l'affare immobiliare dell'ultimo decennio. Invece la compravendita di immobili in Croazia si sta rivelando un vero flop. I primi a dimostrare un certo disinteresse sono proprio i triestini. Più consistenti si rivelano invece gli investimenti da parte dei veneti. A incidere sul blocco ci sono da un lato la crisi economica che sta attraversando la repubblica della ex Jugoslavia, dall'altro i prezzi troppo alti e una certa diffidenza che persiste nei triestini a investire oltre confine.

Gli agenti immobiliari della nostra città valutano che a partire dal febbraio 2009, ovvero dal momento in cui ai cittadini dei 27 Paesi dell'Unione europea è stato consentito acquistare liberamente case, alloggi e terreni edificabili in Croazia alle stesse condizioni di coloro che posseggono la cittadinanza croata, solo una cinquantina di residenti nella provincia di Trieste abbia optato per questo tipo di investimento.

«Dall'inizio dell'anno la mia agenzia non ha venduto nemmeno una casa in Croazia – conferma Danilo Slokar, titolare di "La Compagnia delle Ville", una delle realtà specializzate nella compravendita di alloggi nei Paesi della ex Jugoslavia – da parte dei triestini c'è ancora un'enorme diffidenza. Anzi, non c’è nemmeno curiosità».

Un'analisi, quella di Slokar, confermata anche dal presidente regionale della Fiaip, Antonio De Paolo: «Appena hanno annusato l'affare, sull'onda dell'euforia, le imprese hanno costruito a tutta forza – riferisce – ma lo sviluppo edilizio è stato di quantità e non di qualità. Sulla costa croata si punta a vendere a prezzi simili a quelli che vengono proposti sulla Costa Azzurra – osserva ancora De Paolo – ma poi le rifiniture, i servizi, gli alberghi, i negozi, i locali o i ristoranti che fanno da cornice non sono all'altezza».

C’è da ricordare che negli ultimi anni i prezzi degli immobili al metro quadrato sono volati alle stelle. Le località più ambite restano Rovigno, la cosiddetta Cortina della Croazia, Ragusa e poi Cherso e Lussino, dove sono stati rafforzati i collegamenti stradali e aerei. Lì i prezzi raggiungono anche i 3 mila 500 euro al metro quadrato. Sulla costa e nelle splendide isole croate le tariffe per un immobile nuovo oscillano invece tra i 2 mila e 500 e i 3 mila euro al metro quadro. Le quotazioni scendono qualora si vada nella parte più interna del Paese: lì il costo al metro quadrato non supera i 2 mila euro

Dopo un quinquennio di vacche grasse per i proprietari croati di case e terreni, soprattutto lungo la fascia costiera, ora però le cose stanno cambiando. Se vorranno vendere dovranno rassegnarsi ad abbassare i prezzi. «Ormai – spiega Andrea Oliva, titolare dell'omonima agenzia immobiliare – le imprese croate, non riuscendo a vendere quello che hanno costruito, ci contattano per chiedere un aiuto. Molte imprese rischiano persino il fallimento. Il mercato immobiliare lì è bloccato e se non scendono i prezzi le case resteranno invendute».

«Ci stiamo interessando al mercato croato – riferisce Manuela Skerli, titolare dell'agenzia ImmobilMuggia – ma non rileviamo alcun interesse da parte dei triestini ad acquistare: sono molto cauti».

I triestini insomma continuano ad andare volentieri in vacanza nelle splendide località di Istria, Dalmazia e nelle isole del golfo del Quarnero, ma non sono ancora pronti a investire economicamente in quelle zone. «C'è ancora anche una diffidenza politica, culturale. Inoltre – avverte Slokar – sulle case lì pendono spesso dei problemi burocratici e strutturali. Per i triestini risulta insomma più semplice andarci in giornata. I veneti dimostrano invece maggior interesse, si sentono molto legati a quelle terre. Le poche case che si riescono a vendere le acquistano loro».

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