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Capodistria, resti medioevali in Piazza Museo (Il Piccolo 28 feb)

CAPODISTRIA La piazza del Museo a Capodistria si rivela un interessante sito archeologico. I lavori nell'area sono stati rallentati proprio per la presenza di numerosi resti che hanno riportato alla luce un’ampia pagina della storia cittadina. I lavori sulla piazza e sull’area dove fino ad un anno fa c’era la scuola elementare Janko Premrl Vojko, sono stati commissionati dal Comune ad un’azienda lubianese. È prevista la costruzione di un nuovo garage sotterraneo, da 600 posti auto, e quindi la ristrutturazione della piazza. Ora, i necessari studi e le analisi archeologiche, sono state affidate alla società Pjp di Slovenska Bistrica, sotto la supervisione dell’unità piranese dell’Istituto per la tutela dei beni culturali della Slovenia. L’Istituto aveva svolto già l’estate scorsa alcuni sondaggi nello scavo, per valutare il potenziale archeologico (del resto, già ipotizzato e parzialmente confermato da documenti storici) della Piazza del museo. Oltre a custodire resti del periodo Tardo antico, l’area ha offerto agli archeologi una serie di reperti databili dal Medio Evo fino al secolo scorso. Durante il loro lavoro di conservazione e documentazione dei reperti, gli studiosi hanno riportato alla luce i resti di un monastero e di una chiesa domenicani, databili tra il 13.mo e il 17.mo secolo. Ma anche le fondamenta di un penitenziario austro-ungherese, risalente al 1820, di cui sono ben visibili gli scarichi fognari e quelli pluviali, che pare confluissero in una grande cisterna situata in prossimità dell’attuale palazzo delle poste. Grazie agli scavi sono state scoperte anche delle tombe, che con ogni probabilità sono di epoca medievale. In una di esse è stato rinvenuto un scheletro completo di un bambino. In un’altra, solo un teschio. I resti saranno inviati ad un laboratorio specializzato per determinare l’età degli scheletri. Ma non si esclude la presenza di altre tombe.

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