Suo papà fuggì da Pola come tanti nostri Esuli nel 1947. Lei è nata a Roma nel 1971 è ha intrapreso una veloce carriera politica che la porta oggi a capo del Ministero della Salute. E’ Beatrice Lorenzin, sangue polesano nelle vene e grande determinazione come tutti gli istriani. “Mio papà è istriano di Pola. Sono di Casal Palocco, vicino all’aeroporto di Fiumicino dove papà lavorava all’Alitalia” dice Beatrice in un’intervista.
Mamma fiorentina e papà istriano, ha il diploma di liceo classico. Cominciò a far politica nel 1996, alla European School of Economics. Nel 1999 divenne coordinatrice giovani su input di Tajani. Eletta prima al consiglio municipale di Ostia, poi a quello di Roma. Già coordinatrice di Forza Italia per la Regione Lazio. Dal 2004 al 2006 a capo della segreteria dell’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti. Dal 2008 al 2013 è stata nella bicamerale per il federalismo fiscale. Inizialmente candidata dal centrodestra alla presidenza della Regione Lazio nel 2013, gli è stato poi preferito Francesco Storace (sconfitto da Nicola Zingaretti). Molto vicina ad Angelino Alfano, iniziò a organizzare le primarie del Pdl quando, per breve tempo, alla fine del 2012, si pensò di farle.
Agguerrita in tv, risposta sempre pronta, è vice responsabile delle donne pdl. Contraria alle leggi sul matrimonio gay, si è occupata di infanzia, famiglia, pari opportunità. Polemica col governo Monti, attiva sui social network, le scrivono che somiglia a Meg Ryan.
In buoni rapporti coi colleghi democratici, da cui è stimata per la competenza, non ama né partecipa a cene e festini. Preferisce invitare gli amici a casa per cene informali e dedicarsi alla sua creatura più amata: le Governiadi, giochi di ruolo della politica di target bipartisan che lei e la sua squadra (giovani e preparati tecnici di area Pdl) organizzano ogni estate sul lago di Bolsena.
(fonti Corriere della Sera, Il Giornale, la Repubblica, Il Messaggero)