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Berlinguer: Croazia in UE nel 2012 (Il Piccolo 11 giu)

di ROBERTO URIZIO

TRIESTE Obiettivo 2012 per l'ingresso della Croazia nell'Unione europea.

Lo ha dichiarato il deputato europeo Luigi Berlinguer, presente all'incontro organizzato da ”Dialoghi Europei” dal titolo "La Croazia sulla soglia dell'Unione europea".

Secondo Berlinguer «la Croazia ha fatto enormi sforzi e c'è uno schieramento forte all'interno del Parlamento europeo che ha una nettissima volontà  di accelerare il percorso di adesione». I nodi da sciogliere, secondo il Parlamentare europeo, restano la questione dei crimini di guerra («ma è un tema che riguarda i tribunali» ha specificato) e il dossier giustizia, «Ma a riguardo il grosso è stato fatto – sostiene Berlinguer – e credo sia possibile a una chiusura politica entro l'anno e a un ingresso effettivo della Croazia nell'Unione europea nel 2012».

Un buon impulso al percorso croato verso l'Ue lo ha indubbiamente garantito il referendum sloveno che ha detto ”sì” all’Accordo sull'Arbitrato internazionale per dirimere la questione dei confini tra Slovenia e Croazia. «Abbiamo ricevuto una grande lezione. – afferma Berlinguer -. La Slovenia ha deciso di affidarsi al popolo con tutti i rischi del caso. Il referendum ha dimostrato che la gente ha capito come l'Europa possa rendere pacifici i Balcani anche se non è un processo che può avvenire in pochi giorni». Meno ottimista sui tempi della Croazia in Europa appare l'ex ambasciatore croato a Roma, Drago Kraljevic, secondo cui «rimangono ancora alcuni ostacoli», tra cui le perplessità sollevate dagli ultimi ingressi di Romania e Bulgaria e le difficoltà  interne della Croazia sul piano economico e sociale.

«È difficile al momento – sostiene Kraljevic – dire quando si chiuderà  il percorso del mio Paese di adesione all'Unione europea". Sui riflessi dell'ingresso croato nell'Ue si è soffermato Gian Carlo Murkovic, presidente dell'Associazione delle Camere di commercio dell'Europa Centrale, che ha ricordato come l'Italia sia il principale partner commerciale della Croazia con un interscambio di 2,5 miliardi di dollari, anche se l'import croato dall'Italia è sceso nel 2009 del 40% e l'export del 19%.

Ammonta invece a 300 milioni il giro d'affari tra Friuli Venezia Giulia e Croazia, con la regione che si colloca al quarto posto in Italia dietro Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Ma tra il 2008 e il 2009 l'interscambio tra Fvg e Croazia è sceso del 35% contro il 13%-18% delle altre regioni leader nei rapporti economici con Zagabria.

«Inoltre – ha spiegato Murkovic – mancano progetti comuni tra la regione italiana e la Croazia; i pochi progetti italo-croati riguardano Marche, Emilia Romagna e Molise».

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