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arcipelagoadriatico- it – 200308 – Angela Pavatti, un’istriana in Paraguay

E’ arrivata trafelata, trascinando una borsa enorme come di chi trascorre la giornata tra mille impegni portandosi appresso la casa. Angela Pavatti ci ha allungato un depliant edito dall’associazione romana Mango Onlus, che si occupa di adozioni a distanza. Onlus sta naturalmente per “Organismo non Lucrativo di Utilità Sociale”.
Lo slogan del gruppo è “Nutri il tuo cuore, sostieni un bambino in Paraguay”. Ma ciò che volevamo capire erano i percorsi che hanno portato Angela ad occuparsi a Trieste e nel FVG di questa tematica.
Tutto ha avuto inizio da una storia molto personale: colpita da un lutto Angela decide di partire, ha bisogno di rendersi utile, di donare amore a qualcuno, per riempire un vuoto che la sta facendo soffrire immensamente. Destinazione: il Paraguay.
Ad accoglierla una comunità di suore che si occupano dei bambini abbandonati e di quelli di famiglie bisognose. Con loro ha fatto visita anche all’orfanotrofio dove incontra “la sua bambina”. Ormai è al centro della sua vita, comunicano telefonicamente, con l’aiuto di Angela la bimba continua a studiare e tra qualche mese staranno nuovamente insieme perché per la “mamma triestina” la meta di ogni estate è il Paraguay ed i bambini da aiutare.
Donna schiva, ha voluto rendere pubblica la sua storia perché crede nelle adozioni a distanza che continua a proporre ad amici e conoscenti.
Angela, ma sei certa che vanno a buon fine, che ne godono i ragazzi prescelti? “Durante il mio viaggio ho incontrato la fondatrice dell’Associazione Mango, ed ho potuto vedere i risultati del loro lavoro. Il nord Italia gravita su Verona dove vengono raccolti contributi e materiale necessario. Mentre ero in Paraguay ho visto scaricare sette container di materiale vario e consegnarlo alle famiglie. Per loro questi doni fanno la differenza. A Roma è stata anche allestita una mostra per rendere visibile tale attività e stimolare la gente ad un gesto di solidarietà. Non si tratta di carità ma proprio di instaurare un rapporto con una realtà palpabile e concreta. Per questi bambini è una grande occasione di vita perché possono immaginare il futuro ed avere speranza”.
Angela si sta attivando a Trieste e in regione, organizzando incontri tra donne che intendono impegnarsi in questo campo.
In che cosa consiste l’aiuto, concretamente? “Con duecento euro l’anno, un bambino può crescere avendo il necessario, vestiti per andare a scuola, libri e quaderni, cibo, ma sono importanti anche i dieci euro della semplice iscrizione all’associazione”.
Quali le reazioni della gente che ha potuto registrare durante la sua, chiamiamola “campagna di sensibilizzazione”? “Molti accettano di donare una cifra per permetterci di comprare il materiale di sostegno ma non vogliono sapere a quale bambino sarà destinato. Lo sentono come un impegno emotivo forte e quindi preferiscono rimanere nell’anonimato. Posso dire che chi ha accettato di affrontare l’adozione personalmente, ne ha tratto grande soddisfazione. Questi bambini hanno una generosità affettiva veramente importante. Nello stesso tempo è un modo per conoscere un mondo e farlo proprio. Prendere la via del Paraguay per me ora è come affrontare la salita per tornare a casa, fa parte della mia vita, del mio modo di essere”.
Un’esperienza che ha trasferito anche nel lavoro? “Io insegno in una scuola dell’infanzia di Trieste e naturalmente trasferisco nel rapporto con i bambini tutto l’entusiasmo e la forza che questa esperienza mi sta dando. A loro volta nelle loro famiglie hanno avviato la raccolta di materiale didattico per i bambini del Paraguay”.
L’Associazione Mango, che ha anche un suo sito internet, in due anni di attività è riuscita a promuovere 280 adozioni a distanza, ha costruito sette case e due sono attualmente in costruzione, ha realizzato un parco giochi per la scuola di Pacecho e sta ultimando i lavori di ristrutturazione del tetto della scuola stessa. L’associazione è nata dopo sedici anni di lavoro volontario in Paraguay per dare voce e visibilità all’attività in corso.
“Devo dire – conclude Angela – che questa esperienza mi fa incontrare persone straordinarie, aperte, di grande cuore e per me, che sono istriana e provengo da una famiglia nella quale la generosità era filosofia di vita, significa aver trovato una nuova casa che mi assomiglia”.

Rosanna Turcinovich Giuricin

 

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