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Archeo-sub alla ricerca della Rovigno romana (Il Piccolo 06 nov)

ROVIGNO Passata l’estate, ora che non c’è più ressa di turisti e interventi del genere si possono eseguire con maggiore tranquillità, a Rovigno nella baia del villaggio turistico di Vestre, sono ripresi gli scavi archeologici che interessano i resti dell’antico abitato di epoca romana di Vistrum. Risalgono al periodo tardo-antico e i lavori avevano preso il via l’anno scorso. Si tratterebbe della località che diede i natali a San Massimiano, che fu arcivescovo di Ravenna: intorno all’anno 546 fece erigere a Pola il Tempio di Santa Maria Formosa, detta anche del Canneto.

I 13 ricercatori al lavoro sono guidati da Luka Bekic del Centro internazionale di archeologia subacquea di Zara, visto che le ricerche interessano in primo luogo i fondali della baia. Bekic ha spiegato che quest’anno al progetto partecipano pure cinque archeologi sommozzatori tedeschi, della “Bayerische Gesellschaft für Unterwasserarchäologie” (Società bavarese per l’archeologia subacquea). Hanno alle spalle un’esperienza di 30 anni nel settore e in Istria hanno già preso parte a progetti simili nelle acque delle Isole Brioni. L’attività a Vestre è finanziata dall’Istituto croato di restauro, con fondi del Ministero della cultura e della Comunità turistica rovignese. Ora si sta lavorando sui resti sommersi di un molo lungo circa 50 metri che si trova a circa quattro metri di profondità, e si sta eseguendo la catalogazione di tutti i pezzi che lo compongono grazie a una nuova tecnica che permetterà di eseguire un’analisi geodetica della costruzione per quanto si trovi integralmente sommersa. È il molo più grande di epoca romana (V secolo) rinvenuto finora sulle coste istriane. Durante le ricerche sono stati rinvenuti e recuperati anche diversi reperti interessanti, nella gran parte resti di anfore e altro vasellame, antiche monete di epoca romana e bizantina e altri oggetti di cui gli abitanti dell’antica Vistrum facevano uso comune. Saranno ripuliti e quindi catalogati e conservati nel Centro internazionale di archeologia subacquea di Zara, per poi ritornare a Rovigno per essere esposti al Museo civico. Per molti esperti l’antica Vistrum doveva essere il primo centro abitato dal quale si sviluppò poi Rovigno.

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