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Anvgd Verona, il Premio Tanzella – 21mar14

 

Ecco l’elenco dei vincitori della XII edizione del Premio intitolato dal Comitato veronese al Gen. Loris Tanzella, e le relative motivazioni

 

Menzione d’Onore
Storia di Argo, di Maria Grazia Ciani
«Per aver dato espressione poetica, con tocchi essenziali, ma straordinariamente evocativi, al delicato rapporto degli esuli con il ricordo dei loro luoghi d’infanzia, alla loro dolorosa sospensione fra il desiderio di un ritorno e la consapevolezza della sua impossibilità».

 

Sezione Testimonianze
Primo Premio
In Istria prima dell’esodo. Autobiografia di un esule da Pola, di Lino Vivoda
«Dopo una copiosa produzione libraria sui temi dell’Adriatico orientale, l’autore presenta una testimonianza personale sulla vita in Istria prima dell’esodo. Nella prima parte infatti, parlando della sua famiglia e degli avi, fornisce un efficace affresco della quotidianità dell’epoca. Sempre con il consueto agile taglio giornalistico, ci fa conoscere pagine di storia e ci propone la lunga investigazione sull’immane tragedia di Vergarolla a Pola, nell’immediato dopoguerra. Il riferimento è ai documenti trovati presso il Servizio Segreto britannico di Londra. Con tali prove si è potuto risalire all’identità di alcuni attentatori e all’Intelligence jugoslavo come mandante. Questo atto terroristico contribuì al grande esodo della popolazione di Pola”.

 

Sezione Testimonianze
Secondo Premio
L’esodo nei ricordi dei giuliano-dalmati di Padova. 1943-1954, di Francesca Fantini D’Onofrio, Italia Giacca Zaccariotto, Mario Grassi

“Il volume trae origine dalla preziosa memoria autobiografica dei protagonisti dell’esodo giuliano-dalmata di Padova, entrata a far parte del Patrimonio documentario dell’Archivio di Stato della città patavina. Il lavoro, corredato da una ricca documentazione fotografica risalente all’epoca degli eventi narrati, costituisce un apporto considerevole alla conoscenza del contesto storico in cui si consumò la tragedia che colpì le popolazioni del confine orientale”.

 

Sezione Testimonianze
Menzione d’Onore
Ho trovato una fotografia della mia infanzia, di Luciana Rizzotti

 

Sezione Testimonianze
Menzione d’Onore
I miei ricordi di Dignano d’Istria, di Armando Delzotto

 

Sezione Testimonianze
Menzione d’Onore
Ricordo.Testimonianze dignanesi, di Maria Grazia Belci

 

Sezione Testimonianze
Menzioni d’Onore
Ieri e oggi. Testimonianze in dialetto polese, di Silvia Sizzi

 

Sezione Storia
Primo Premio
Storia della Congregazione delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù di Fiume, di Maria Gabriella Corva Fscg
«L’autrice, dopo aver trattato ampiamente la storia della città di Fiume, illustra l’origine della famiglia Cosulich e quindi presenta la figura di Madre Maria Crocifissa, fondatrice della Congregazione delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù. Le rilevanti opere religiose e sociali promosse subirono un’improvvisa battuta d’arresto con la II guerra mondiale. Quindi, l’abbandonare la città e la loro Casa Madre, per le sorelle della Congregazione non fu una libera scelta, ma un atto di obbedienza ad ordini superiori che comportò il trasferimento in territorio italiano. Tuttavia lasciarono nella loro terra d’origine numerose e significative opere a testimonianza del loro fervente apostolato»”.

 

Sezione Storia
Secondo Premio
Istria, 1946: il plebiscito negato, di Paolo Radivo

“Dobbiamo mettere in luce l’impegnativo ed accurato lavoro svolto dall’autore nella ricerca archivistica e nella selezione di diverse fonti. Il materiale consultato è di grande interesse e porta alla conclusione che il plebiscito richiesto dalle popolazioni dell’Adriatico orientale in merito alla loro autodeterminazione, fu ostacolato e poi negato, nonostante i principi dell’ONU allora nascente, per opportunismi di politica nazionale ed internazionale”.

 

Sezione Storia
Menzione d’Onore Speciale
Foibe, una tragedia annunciata. Il lungo addio italiano alla Venezia Giulia, di Vincenzo Maria de Luca
«La Giuria del Premio Letterario Nazionale “Gen. Loris Tanzella” ringrazia l’autore per l’assiduo ed appassionato lavoro di ricerca, di approfondimento e di divulgazione delle tematiche storiche del confine orientale e della tragedia delle foibe. Questa edizione dell’opera, di recente pubblicazione, riveduta ed ampliata rispetto alla prima, evidenzia l’accuratezza del ricercatore, la determinazione e il coraggio dello storico amante della verità».

 

Sezione Storia
Menzione d’Onore
La questione giuliana nei documentari cinematografici e Campioni giuliano-dalmati dello sport, di Alessandro Cuk

 

Sezione Poesia
Primo Premio
Raccolta di poesie, di Rita Mazzon
«Per l’intensità e la chiarezza con cui la sua poesia evoca lo smarrimento dell’esule, la perdita di identità e la ricerca angosciosa di capire il perché di una tragedia che continua ad interrogare la storia personale e nazionale degli italiani».

 

Sezione Poesia
Menzione d’Onore
La mia gente. La nostra storia, di Giorgio Tessarolo

 

Sezione Poesia
Menzione d’Onore
Riflessioni, di Anita Forlani

 

Sezione Poesia
Menzione d’Onore
Ahi, matrigna Italia, di Guerrino Kotlar

 

Sezione Poesia
Menzione d’Onore
Nostalgia, di Ettore Berni

 

Sezione Poesia
Attestato di partecipazione
I detriti necessarj, di Virgilio Atz

 

Sezione Narrativa
Primo Premio
Istria d’amore, di Ulderico Bernardi
«Istria: sulla battigia latina sono venute a spegnersi onde di trasmigrazioni millenarie. E’ questa la matrice del variegato spirito istriano, che risente di molte e diverse vicende storiche, spesso violente e animose e che solo la Repubblica veneta ha saputo comporre per un millennio in una coinè di dialetti e di costumi. Ma l’Istria fa parte di una regione più vasta, con Aquileia, Venezia, Gorizia, Trieste, che ha quindi confini dall’Adda all’Adriatico».
«Nell’amplissimo e variegato orizzonte descritto dal Prof. Bernardi, spiccano la ricerca erudita e profonda dello storico, l’animo soave ed incantato dell’innamorato, il passo leggero del viandante (non del turista) che coglie e condivide tutte le sfaccettature dell’animo istriano. Il Prof. Bernardi non ha bisogno di presentazione: la sua opera parla per lui; ma qui ci è gradito premiarlo come fratello e amico delle nostre terre».

 

Sezione Narrativa
Secondo Premio
La batana FM 341 – Storia de pesca nel Quarnero, di Rodolfo Decleva
«Il lavoro, in dialetto fiumano, recupera la tradizione e il linguaggio dei pescatori del Quarnero, fornendo puntuali lezioni di tecnica della pesca con un linguaggio ricco di descrizioni minuziose e di precisazioni.
Pesca come risorsa, un tempo inesauribile, pesca come fonte di sopravvivenza e come baratto negli anni bui della guerra, pesca come legame indissolubile con un mare generoso, con la sua bellezza e le sue intemperie, rituale nella vita quotidiana della gente quarnerina. Anche i canti che accompagnavano la pesca sono riportati in questo curioso e interessante lavoro».

 

Sezione Narrativa
Menzione d’Onore
El roplan dei sogni di Roberto Stanich

 

Sezione Narrativa
Menzione d’Onore
Laura, di Tullio Binaghi

 

Sezione Linguistica
Primo Premio
Parlavimo e scrivevimo cussì in Casa Mocolo. Vocabolario del dialetto polesano-istriano, di Ruggero Botterini
«In quest’opera è opportuno sottolineare la salvaguardia ed il recupero di un importante patrimonio culturale caratterizzante il territorio istriano ed in particolare la città di Pola. All’autore va un plauso particolare per la certosina ricerca dell’idioma istro-veneto, essenza di antichi valori culturali delle terre dell’Adriatico orientale».

 

Nell’immagine, i vincitori della XIII edizione del Tanzella.

 

 

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