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ANVGD Genova: Liguria prima Regione sensibile

«Sull’orizzonte più vasto dell’Europa va indagata l’esperienza storica, civile e politica degli italiani della costa orientale dell’Adriatico, dei giuliani, dei fiumani e dalmati di lingua italiana. L’Europa è nata dal superamento di ogni gretta visione particolare, per trovare le ragioni del dialogo e oggi si appresta a accogliere proprio la Croazia quale 28esimo stato dell’Unione. Riconoscersi in questo obiettivo unitario e comune sarà la garanzia per costruire quel dialogo finora mancato».

Così il presidente del Consiglio regionale della Liguria, Rosario Monteleone, che nel pomeriggio, a Genova, ha aperto la cerimonia dedicata al ‘Giorno del Ricordo’, dedicato alle tragiche vicende avvenute sul confine orientale italiano, negli anni conclusivi della Seconda guerra mondiale e in quelli immediatamente successivi, quando molti giuliano dalmati di lingua italiana furono gettati nelle foibe oppure furono costretti alla fuga. «Queste vicende – ha affermato Lucio Toth, presidente nazionale emerito dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – hanno in realtà radici lontane. La pulizia etnica nasce infatti da un odio profondo e antico che non può essere spiegato solo con le vicende immediatamente precedenti».

Emerico Radman, vicepresidente del Comitato provinciale di Genova e membro del Comitato Esecutivo Nazionale dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, anche assessore all’Assistenza, Alloggi e Beni Abbandonati del ‘Libero Comune di Fiume in esilio’, ha ricordato che «la Liguria è stata la prima regione in Italia, e per lungo tempo anche l’unica, ad organizzare il concorso per le scuole e altre iniziative per sensibilizzare i giovani e l’opinione pubblica su questa tragedia, ancora prima che lo Stato adottasse una legge nazionale su questa materia». In rappresentanza della giunta ha partecipato alla cerimonia il vicepresidente, Claudio Montaldo.

«È importante – ha sottolineato Montaldo – che negli ultimi anni sia stato alzato il velo del silenzio su questa vicenda che riguarda questo angolo d’Europa. Colgo con favore e speranza l’ingresso di alcuni paesi dell’area balcanica nell’Unione Europea perché – ha concluso – questo sicuramente agevolerà il processo di pacificazione». Al termine della cerimonia sono stati premiati gli studenti delle scuole superiori liguri che hanno vinto la 12esima edizione del concorso, indetto dal Consiglio regionale, Il sacrificio degli Italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli. I vincitori del concorso parteciperanno in primavera al viaggio annuale nei luoghi divenuti il simbolo della persecuzione, che si trovano in Friuli Venezia Giulia e nelle attuali Slovenia e Croazia.

(fonte www.agi.it 15 febbraio 2013)

 

 

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