Il riconoscimento che porta il nome di Graziano Udovisi, voluto dal Comune di Quattro Castella (RE), da quello di Reggio Emilia e dall’ANVGD dell’Emilia Romagna, è stato dedicato quest’anno alla memoria di Padre Flaminio Rocchi, il “frate dell’esodo”.
La cerimonia di consegna, svoltasi Sala consiliare del Comune di Quattro Castella dove Udovisi risiedeva, è stata presieduta dall’Assessore alla Cultura Marinella Cavecchi che ha rimarcato il valore della memoria dei dolorosi eventi dell’Adriatico orientale. Dopo gli interventi di Pietro Cerlienco (delegato ANVGD per il mondo giovanile) e Marino Segnan (vicepresidente nazionale ANVGD), Stefano Setti ha ricordato la figura di nonno Graziano, mentre il Consigliere comunale di Reggio Emilia Marco Eboli ha fatto presente l’impegno delle due amministrazioni affinché la memoria delle vicende di Udovisi resti patrimonio non solo delle comunità emiliane ma di tutto il Paese.
Il riconoscimento è stato consegnato a Fabio e Fulvia Rocchi, nipoti di Padre Flaminio. Con l’occasione è stata ricordata la biografia del sacerdote francescano che ha seguito per cinquant’anni gli Esuli giuliano-dalmati sparsi in tutto il mondo e ne ha fatto una ragione di vita fino all’ultimo respiro, ovvero fino al 9 giugno 2003.
Una scolaresca di Quattro Castella presente alla cerimonia, ha poi letto alcune poesie aventi come tema portante la sofferenza, il dolore dell’esilio e la capacità di rinascere dell’uomo di fronte alle avversità.
L’anno prossimo saranno trascorsi 10 anni dalla morte del “frate dell’Esodo” e sarebbe davvero auspicabile una commemorazione concreta e dignitosa di un uomo che ha speso tutta la sua vita di Esule e francescano per il bene dei suoi “fradei”.