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A quando una degna sepoltura per i caduti italiani di Castua? – 07lug14

 

Il dottor Amleto Ballarini, della Società di Studi Fiumani-Archivio Museo storico di Fiume con sede a Roma, ha recentemente riscritto al Ministero della Difesa italiano chiedendo chiarimenti a proposito della pratica di riesumazione dei Caduti italiani di Castua nel periodo della Seconda guerra mondiale, avviata su interessamento della suddetta Società nel lontano 1998. Nella lettera, indirizzata al Ministro On. Roberta Pinotti e trasmessa in copia anche all’ambasciatore d’Italia a Zagabria Emanuela D’Alessandro, al console generale d’Italia a Fiume Renato Cianfarani, al direttivo della Comunità degli Italiani di Fiume, al presidente del Libero Comune di Fiume in esilio Guido Brazzoduro e a Don Franjo Jurčević, parroco di Castua, Ballarini scrive:
Gentile Signor Ministro,
Le segnaliamo che a seguito di una ricerca storica condotta dalla nostra Società e dall’Istituto croato per la storia di Zagabria, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2002 dal nostro Ministero per i Beni culturali, nel volume bilingue dal titolo Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni 1939-1947, fu individuata nei dintorni della città croata di Castua-Kastav (distante 12 km da Fiume-Rijeka) una fossa comune che non reca alcun segno distintivo. In tale fossa furono occultati sommariamente dai partigiani jugoslavi almeno dieci italiani, fra i quali ricordiamo il Senatore del Regno Riccardo Gigante.

 

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http://editfiume.com/lavoce/esuli/7789-esuli-e-rimasti-05-07-2014

 

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