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A Muggia le immagini di Viezzoli (Il Piccolo 30 mar)

Si è svolta all’insegna della poesia l’ultima conviviale del Rotary Club Muggia, ospite Franco Viezzoli, presidente della Famea Piranesa, aderente all’unione degli Istriani. Piranese d’origine, triestino d’adozione, patito dei viaggi, ha iniziato a girare il mondo negli anni Settanta passando da un punto all’altro del globo, dagli stati europei, Turchia, Spagna, Inghilterra, Egitto, paesi baltici, al Nepal, alla Persia, all’India, e così via, fotografando chiese, monasteri, castelli, borghi, monumenti, siti archeologici, per realizzare i suoi documentari con diapositive a dissolvenza incrociata, commentati e musicati.

Alla fine degli anni Ottanta è tornato in Istria, sua terra natale, poi in Dalmazia, con l’intento di documentarne le bellezze ma soprattutto di ricostruire attraverso le immagini le terre che con l’esodo degli italiani hanno visto mutare la toponomastica, la lingua, la storia; luoghi e sensazioni sempre vivi nel suo animo.

È nato così in quegli anni il documentario, accompagnato da brani musicali «obiettivo poesia» (presentato durante la serata) realizzato seguendo il testo di alcune delle poesie (23 per l’esattezza) della poetessa piranese Annamaria Muiesan Gaspari, pubblicate in due volumi «Biechi, il mio paese perduto» e «Piedeghe. Fonde, sulle tracce dei giorni nostri».

Piran, Scalini, Madona de Strugnan, Rose, Saline, Sanestre, Nomi, Nostalgia… parole, musica, immagini; un felice connubio che coinvolge e tocca l’anima e rievoca tempi passati ma sempre vivi, come se quei luoghi e quelle sensazioni si siano fissati per sempre nel cuore di chi ha dovuto lasciare con loro le proprie radici e i propri affetti. Non è la citata l’unica opera di Viezzoli, attento osservatore di uomini e luoghi con all’attivo un centinaio di documentari.

Nei suoi itinerari d’Istria e Dalmazia, oltre alla descrizione di ambienti e località, emerge tutto il suo amore per quelle terre. Sono nati così i documentari «storici» quali «La battaglia di Lepanto», le fortificazioni ai confini orientali degli Asburgo» e molti altri su personaggi quali «Giuseppe Tartini e il trillo del diavolo», «Aldo Bressanutti», «Giovanni Duiz» sul pittore piranese Cesare dell’Acqua e sull’opera di Ugo Carà.

Fulvia Costantinides

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