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31 gen – Editi gli Atti del primo Seminario nazionale sul confine orientale

Sono editi nella prestigiosa collana di Studi e Documenti degli «Annali della Pubblica Istruzione» gli Atti del Seminario nazionale di studi Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola, svoltosi il 23 febbraio 2010 nella sede del Dicastero nell’ambito del Gruppo di lavoro con le associazioni degli esuli giuliano-dalmati istituito nel 2009.

Il volume, pubblicato per i tipi di Le Monnier, storica casa editrice specializzata, riproduce nella parte prima le relazioni dei docenti Raoul Pupo (Dal trattato di Campoformido alla Grande Guerra), Paolo Radivo (Perché il Regno d’Italia abbandonò gi Italiani d’Austria fino al 1914?), Roberto Spazzali (Le foibe e l’esodo giuliano-dalmata), Guido Rumici (Il lungo dopoguerra della Venezia Giulia) e Giuseppe de Vergottini (Le ragioni di una rimozione storica). 

Interventi, questi, rivolti ai docenti e agli studenti presenti in quella occasione e intesi a fornire un corretto inquadramento storico delle vicende che interessarono la Venezia Giulia e la Dalmazia tra Otto e Novecento, dal sorgere delle tensioni nazionali in seno all’impero austriaco alla cessione di quei territori all’ex Jugoslavia di Tito, nel 1947, con gli eccidi delle Foibe e l’esodo corale della popolazione italiana autoctona.

Seguono alcuni contributi sul ruolo di enti, associazioni, istituti di ricerca legati al mondo della Diaspora. La parte seconda degli Atti ospita invece gli interventi della sessione pomeridiana di quel primo Seminario, dedicata  alle esperienze nelle scuole e alla didattica: una sezione alla quale hanno partecipato con ricchezza di contributi i docenti delle scuole secondarie – di origine giuliano-dalmata e non –, impegnati nella divulgazione nelle scuole italiane. Le loro testimonianze confermano la marginalità alla quale i temi del confine orientale sono stati per decenni relegati dalla storiografia nazionale, quando – come scrive il presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Lucio Toth – «da questa complessità […] deriva per gli studiosi la centralità delle tematiche poste […] che non si esauriscono negli eventi tragici del 1943-1954 […]. La pulizia etnica subita dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia, con l’espulsione di gran parte della loro popolazione italiana, è la conseguenza di un insieme di cause prossime e remote che rivestono per storici, sociologi, linguisti il massimo interesse».

Un inquadramento di grande respiro, dunque, questo offerto dal volume n. 133 di Studi e Documenti, che vede per la prima volta concretizzarsi in una edizione di alto profilo scientifico la collaborazione tra le associazioni dell’esodo – in prima fila quelle rappresentate nella FederEsuli – e il MIUR, nel quadro del programma di sensibilizzazione degli istituti scolastici e dei giovani avviato nel 2010 con il primo Seminario nazionale. Un programma che proseguirà il 23 febbraio prossimo con la seconda edizione della giornata di studi, prevista nella sede del Ministero con gli interventi, la mattina, degli storici invitati e, nel pomeriggio, con i contributi di insegnanti e studenti provenienti da tutta Italia.

La Redazione del sito

 

 

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