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28 dic – Caso Boscovich: anche Toth protesta in Vaticano

Ha suscitato critiche da parte di associazioni di esuli giuliano-dalmati il comunicato con il quale il Vaticano ha reso noto il programma delle emissioni filateliche del 2011. Il motivo e' dato dalla scelta della forma slava per il nome di un illustre scienziato gesuita di origini dalmate che sara' al centro di una emissione congiunta con la Croazia (dove il Papa si rechera' in visita a giugno).

L'emissione commemorera' i 300 anni della nascita dello scienziato, avvenuta nel 1711 nella Repubblica di Ragusa (oggi Dubrovnik in Croazia): nel comunicato vaticano il nome del personaggio e' indicato nella 'versione' croata e cioe' Ruder Josip Boskovic.

Ma alcune associazioni italiane di esuli hanno subito replicato che lui stesso si e' sempre esclusivamente firmato in forma 'italiana' come Ruggero Giuseppe Boscovich o utilizzando nelle opere scientifiche la versione latinizzata (Rogerius Josephus Boscovich). Ad aprire le polemiche sono state le associazioni Coordinamento Adriatico e A.D.ES. (Amici e Discendenti Esuli Giuliani, Istriani, Fiumani e Dalmati); oggi e' intervenuto anche il presidente dell'ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), Luciano Toth, con una lettera al card. Lajolo nella quale ricorda la natura plurilingue della repubblica di Ragusa ma anche la scelta costantemente applicata dallo scienziato (che a lungo e' vissuto ed ha insegnato in Italia) per la versione ''italiana'' del suo nome pur nell'orgoglio per la propria 'nazione' dalmata. E' comprensibile – secondo Toth – un messaggio di pace e conciliazione fra i popoli nella difesa delle identita' nazionali insieme con la finalita' di placare rancori e rivendicazioni scioviniste, ma proprio per questo ''non si puo' falsificare la verita' storica''.

ANSA del 28 dicembre 2010

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