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28 apr – Tudor e Scopinich Cavalieri di San Marco

Una connazionale di Lesina ed un rampollo di famiglia lussignana nato a Venezia, tra i cinquanta Cavalieri di San Marco investiti domenica in San Francesco della Vigna dell’ambito titolo nel giorno del Santo marciano. E’ il 1431 l’anno di nascita dell’ordine istituito per onorare i “cavalieri” che con spirito d’altruismo decidevano di mettersi al servizio della Serenissima e delle realtà che più ne avevano bisogno. L’ordine, divenuto nel tempo Associazione mantiene ancor oggi il medesimo spirito. E’ un’investitura che non è legata a verticismi, ogni cavaliere risponde alla propria coscienza, all’amor proprio e soprattutto al giudizio del prossimo.

Ad indossare il mantello e a portare il collare, quindi, anche Alessandra Tudor, Presidente della Comunità degli Italiani di Lesina, organizzatrice dei corsi di lingua italiana, giovane donna impegnata nel mantenimento di tradizioni antiche su un’isola che conserva l’impronta veneziana nell’architettura, la parlata, usi e costumi.

Carlo Scopinich, di padre lussignano, continua invece il rapporto con il mare che ha contraddistinto la storia familiare, compie opere di salvataggio e si è distinto con il fratello Giorgio per gli aiuti umanitari recati alle popolazione in guerra nell’ex Jugoslavia.

Molti i dalmati residenti a Venezia e a Padova che hanno preso parte alla cerimonia, preceduta dalla Santa Messa e conclusa con la processione dei Cavalieri. Molte le signore che nel giorno di San Marco recavano con se una rosa rossa, omaggio al cavaliere veneziano che ripudiato dalla famiglia dell’amata per le sue umili condizioni, andò a combattere le crociate. Perse la vita nel nome di San Marco in uno scontro con gli “infedeli”: lo trovarono riverso su un cespuglio di rose bianche che il suo sangue aveva tinto di rosso. La vicenda del cavaliere sta a significare che Venezia premiava la nobiltà d’animo, la lealtà e lo spirito d’avventura prima ancora dei meriti per censo e la rosa rossa continua a ricordarlo.

(rtg su www.arcipelagoadriatico.it)

 

 

 

(Alessandra Tudor con il gen. Elio Ricciardi dei Dalmati nel Mondo – foto CDM)

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