''I quadri istriani non debbono lasciare l'Italia. Se fossero esposti in Slovenia inevitabilmente qualsiasi giudice potrebbe avviare un'azione legale, e quindi si innescherebbe un contenzioso che non troverebbe soluzione per un lunghissimo tempo'': lo afferma il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.
Commentando le polemiche sollevate dall'Unione degli Istriani sulla richiesta che la Slovenia avrebbe avanzato a Roma per la restituzione delle tele – tra cui opere del Carpaccio e del Tiepolo – portate via negli anni Quaranta, Dipiazza ricorda che le opere sono custodite ed esposte presso il Museo di villa Sartorio, nel capoluogo giuliano.
''Abbiamo compiuto in questo ultimo anno – prosegue Dipiazza – un percorso importante nei rapporti con Lubiana, come e' stato dimostrato dal concerto di Muti e dal recente incontro al Quirinale con i due Presidenti. La richiesta di far ritornare le opere in Slovenia va invece nel senso opposto, dal momento che offre il fianco a chi vorrebbe, da una parte e dall'altra, far ritornare indietro le lancette del tempo. Quei quadri – puntualizza – sono una testimonianza che non puo' essere scissa dal dramma dell'esodo e proprio per questo meritano una tutela particolare: per una forma di rispetto verso tutti gli esuli istriani e dalmati che hanno pagato in prima persona – conclude il sindaco – la sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale''.
(ANSA)