ottaviorositamissoni

25 gen – Missoni il 12 febbraio a ”Che tempo che fa”

Sabato 12 febbraio alla trasmissione su RaiTre di Fabio Fazio "Che tempo che fa" in onda dalle 20.10, sarà ospite Ottavio Missoni per i suoi 90 anni che compirà il giorno prima. Sarà sicuramente l'occasione di ascoltare il suo dialetto dalmata e di parlare anche del Giorno del Ricordo.

Nato nel 1921 a Ragusa di Dalmazia, nell'allora regno di Jugoslavia, da padre di origine friulana (l'"omo de mar" Vittorio Missoni, capitano, figlio di un magistrato) e madre dalmata (de' Vidovich, di antica e nobile famiglia di Sebenico) Ottavio si trasferisce all'età di sei anni a Zara, dove trascorre la giovinezza fino al 1941.

La carriera sportiva
Divide il suo tempo tra lo studio e l'atletica leggera. Nel 1935 veste la maglia azzurra, nella specialità dei 400 metri piani e nei 400 metri ostacoli. Nella carriera ha conquistato otto titoli nazionali. Nel 1939 diviene campione mondiale studentesco a Vienna. Dopo il secondo conflitto mondiale parteciperà alle Olimpiadi di Londra, classificandosi al sesto posto nella finale dei 400 m ostacoli e correndo come secondo frazionista nelle batterie della staffetta 4 x 400 m. E' tutt'ora uno sportivo, partecipando annualmente alle competizioni italiane e internazionali di categoria Master.

La Seconda Guerra Mondiale
Missoni partecipa alla battaglia di El Alamein, e viene fatto prigioniero dagli alleati. Dopo avere passato 4 anni in un campo di prigionia in Egitto, nel 1946 torna in Italia, a Trieste, dove si iscrive al Liceo Oberdan.

La famiglia e l'azienda della linea Missoni
Il 18 aprile 1953, Ottavio Missoni sposa Rosita Jelmini, la cui famiglia possiede una fabbrica di scialli e tessuti ricamati a Golasecca, in provincia di Varese. Missoni a Trieste aveva intanto aperto un laboratorio di maglieria, in società con un amico, il discobolo Giorgio Oberwerger.Inizio dell'attività a Gallarate, Via Cattaneo in un capannone in affitto. I due sposi uniscono i loro sforzi, spostando la produzione artigianale interamente a Sumirago.
Nel 1954 nasce il loro primo figlio, Vittorio, cui seguiranno Luca nel 1956 e Angela nel 1958.

I primi successi
Nel 1960 gli abiti Missoni iniziano ad apparire sulle riviste di moda. Nel 1962 viene utilizzata la macchina da cucito Rachel, nata per la lavorazione degli scialli, per la creazione di vestiti. Risultano colorati e leggeri. Questa innovazione decreta il successo commerciale della linea. Nel 1976 viene aperta la prima boutique a Milano. Nel 1983, Missoni realizza i costumi di scena per la prima della Scala di quell'anno, la Lucia di Lammermoor. Nel 1986 Ottavio Missoni viene insignito dell'onorificenza di Commendatore della Repubblica.

Curiosità
Caratteristica di Missoni è quella di non prendere troppo sul serio né se stesso né il suo mestiere. Un suo classico detto è: "per vestirsi male non serve seguire la moda, ma aiuta". Altra caratteristica di Missoni è quella di non parlare mai in nessun caso dei suoi colleghi. Nella trasmissione Chiambretti Night ha dichiarato: "Non mi chiedere di moda, non me ne intendo, e nemmeno dei miei colleghi, non li conosco bene, li saluto e basta." Ed in merito ai suoi vestiti: "non compro abiti firmati, mi metto quello che mi piace. Quando sono stato invitato al Quirinale mi serviva uno smoking… Non producendo io quella roba, sono entrato da Armani e ne ho comprato uno."

(courtesy Gianclaudio de Angelini e Wikipedia)

 

 

(Ottavio e Rosita Missoni)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.