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23 giu – La Croazia in UE risolva il nodo dei beni espropriati da Tito

Nella Sala Di Liegro di Palazzo Valentini, ospiti della Provincia di Roma, gli Esuli giuliano-dalmati della Capitale hanno tenuto un convegno nel quale hanno fortemente protestato per la scarsa disponibilità dimostrata fino ad oggi dalla Croazia sul problema della restituzione dei beni a suo tempo espropriati da Tito ai cittadini italiani esodati.

Si tratta di alcune migliaia di proprietà. «Chiediamo soltanto che ai cittadini italiani che hanno lasciato la loro terra natale tra il 1945 e il 1954 venga applicata la stessa legge che Zagabria applica ai cittadini croati, senza discriminazioni che la normativa comunitaria non tollera», ha detto tra l’altro il Presidente dell’ANVGD, on. Lucio Toth.

Al convegno sono intervenuti il Capogruppo del PDL al Senato sen. Maurizio Gasparri e l’on. Luciano Violante per il PD. Presiedeva l’assessore alla Provincia di Roma Claudio Cecchini.

Oliviero Zoia, Presidente del Comitato provinciale ANVGD di Roma e organizzatore dell’incontro, ha illustrato le attese degli Esuli per una soluzione che invocano da decenni.

«I governi italiani del passato – ha detto uno degli Esuli presenti – hanno disposto dei nostri beni negli interessi ‘superiori’ del Paese, lasciandoli espropriare da Tito senza dirci nulla. Ora lo Stato italiano ne deve rispondere esercitando ogni pressione lecita sulla Croazia».

Gasparri e Violante hanno assicurato in merito l’interessamento fattivo del Parlamento.

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