Grande impatto a Trieste e in tutta la provincia di Gorizia, per la scelta del ministero di indicare il tema delle foibe tra quelli destinati alla prima prova dell'esame di maturità. "Finalmente il 'secolo breve' è definitivamente alle spalle. E può diventare oggetto di studio e addirittura tema per la maturità". Lo afferma un soddisfatissimo Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste. "Fatti e cose delle quali fino a pochi anni fa non si poteva parlare – spiega Dipiazza – oggi sono finalmente alla portata di tutti. È bellissimo. È un gesto nobile e suggestivo. Un riconoscimento ai drammi di queste terre nel Novecento – conclude il sindaco – e anche un gesto straordinario di umanità per quanti sono sopravvissuti".
Per Renzo Codarin, presidente della Federazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati "il tema sulle foibe è semplicemente perfetto. Questo è uno degli incredibili risultati del 10 febbraio, Giorno del Ricordo, che è riuscito a sensibilizzare l'opinione pubblica italiana e il governo tanto da essere entrato nella pelle della nazione". Per la Federazione degli esuli istriani fiumani e dalmati "è una grande soddisfazione – dice Codarin – in particolare per il fatto che si tratta del dialogo con i giovani sulla nostra storia, che fa parte ora pienamente della storia d'italia".
Anche Paolo Sardos Albertini, presidente della Lega Nazionale, esprime "il proprio compiacimento per l'avvenuto inserimento della questione foibe tra i temi proposti agli studenti per l'esame di maturità". Dopo le manifestazioni realizzate nell'ambito del "Giorno del Ricordo" e ciò a seguito della Legge del 2004, "sarà questa un'occasione importante per verificare se, nonostante i tanti decenni di vergognoso oblio, abbia almeno iniziato a diffondersi, sia fra gli studenti che tra i loro professori, una adeguata conoscenza di questa tragedia che ha colpito oltre settant'anni orsono tutta la Nazione italiana".
"Da più parti (non ultimo anche dal presidente della Repubblica), si è parlato di una pagina di storia italiana stracciata – sostiene Albertini -. Anche nell'ambito delle manifestazioni celebrative dei 150 anni dello Stato Italiano è importante che si rimuova questo vuoto di memoria".
(dal sito de Il Piccolo – 22 giugno 2010)
